L'odore di un libro nuovo mi è sempre piaciuto. Ed è a questo che penso mentre silenziosamente, lontano dai social media, costruisco il secondo libro di Viviane l'infermiera insieme a Cristiano Cryx Corsani. Niente work of progress, niente episodi pubblicati in rete, niente di niente finora.
Tutto il contrario, di quello che è accaduto con il primo libro, che nacque appunto come un webcomic e che ci portò all'acquisto di un dominio e la creazione di tre profili social @vivianethenurse (twitter, facebook e instagram)
Il primo libro di Viviane l'infermiera era apparentemente una garbata rivisitazione della commedia sexy anni 70, ma oltre a provare di far ridere cercava anche di far riflettere su un certo tipo di società, in un cocktail agrodolce di situazioni.
Molti, per fortuna una minoranza, si sono però fermati alle belle forme dell'infermiera in copertina e senza neppure leggere il libro si sono indignati per discutibili motivi. Il nostro libro infatti è castissimo in un'epoca peraltro dove il sesso è accessibile in Rete in tutte le salse.
Se non ci fosse stata Viviane, costoro avrebbero espresso lo stesso giudizio? La risposta non possiamo averla per il primo libro, ma forse l'avremo per il secondo tomo “Sulle tracce di Viviane”, in quanto la protagonista almeno inizialmente non c'è e nessuno sa o vuol rivelare che fine abbia fatto. Per questo i vecchietti decidono di “evadere” dalla casa di riposo e di andare a cercarla. Ci riusciranno? E nel frattempo, com'è cambiato il mondo la fuori?
Tra la partenza e il traguardo ci sono tante pagine nel mezzo da scrivere e disegnare. Quante a dire il vero, non lo so. Ho un soggetto che seguo ma poi le situazioni che si vengono a creare mi suggeriscono nuove battute e a me piacciono le gag lunghe L'editore Antonio Marangi non mi ha dato limiti, ma non posso nemmeno fare una storia di 200 pagine sennò Cryx mi ammazza. Magari visto che Cryx mi riprovera sempre di essere troppo bonelliano, ovvero amante dei fumetti della casa milanese, potrei fermarmi al loro formato, ovvero 96 pagine.
Nel frattempo continuiamo silenziosamente, giorno dopo giorno, a costruire.
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