giovedì 31 ottobre 2013

TEX CONTRO EFFEPUNTO

A Lucca Comics e Games 2013 tra i selezionati al Gran Guinigi 2013 c'è anche il nostro libretto dei Sogni dei Bonelliani. Naturalmente sappiamo benissimo che saremo tra i primi ad essere scartati nella fase finale dell'assegnazione del premio, ma il solo fatto di esserci in mezzo a tanti grandi autori di fumetti è per noi già una grande soddisfazione. Qui l'elenco completo delle opere selezionate.

Il mio incontro con Tex Willer a Lucca
La mitica macchina da scrivere di Giovanni Luigi Bonelli
Quando ero piccolo ricevetti a casa la sorpresa di una foto di G.L. Bonelli con dedica sul retro in risposta a una mia lettera. Fu una grande emozione inaspettata, così come adesso lo è vedere la sua macchina da scrivere all'interno della mostra “Quando Il West tornò a Lucca”. Qui viene descritta la frontiera americana attraverso i suoi personaggi caratteristici raccontata dai grandi illustratori e fumettisti italiani: Giovanni Ticci, Renzo Calegari & Sergio Tisselli, Pasquale Frisenda.










martedì 22 ottobre 2013

NOI, ZAGOR


Era una domenica piovosa di tanti e tanti anni fa, quando lessi un annuncio di un ragazzo che vendeva i primi 150 numeri di Zagor, che io per motivi anagrafici, non avevo comprato in edicola. Lo dissi a mio padre, che non ha mai letto un fumetto in vita sua, sperando che mi ci accompagnasse. Ero preparato per un no, invece dopo attimi che a me sembrarono ore mi disse: andiamo! In quel momento capii che mi voleva talmente bene, che anche se non capiva la mia passione per i fumetti, l'assecondava perchè mi faceva felice! Sarà per questo forse, che alla fine del film, mentre tutti applaudivano io ero quasi commosso.


giovedì 3 ottobre 2013

SBAM! COMICS N°11 ONLINE


E' uscito il numero 11 di Sbam! Comics
scaricabile gratuitamente dal sito con
il blues della vita by Pieri & Ferretti
In copertina: come si arriva al ruolo di colorista? È una professione “scelta” o un ripiego temporaneo, una sorta di “ponte” nella speranza di arrivare poi a fare il disegnatore, a “impadronirsi” delle matite? C’è un fumetto che è stato valorizzato assolutamente dal colore come parte essenziale del lavoro? La parola a Mirka Andolfo, Giuseppe Fontana, Ketty Formaggio, Giulia Priori e Luca Giorgi, che è anche l’autore della nostra copertina di questo mese.
Intanto, l’edicola continua a essere una miniera di grandi momenti di goduria a nuvolette: siamo nel mezzo di un periodo di grandi uscite di numeri per vari motivi “storici” di testate leggendarie: dall’ottocentesimo episodio di Diabolik al seicentesimo di Spider-Man, dalla nuova era di Topolino, passato sotto i vessilli di Panini Comics, a quella del Giornalino, la (quasi) novantenne testata della Periodici San Paolo al centro di un robusto restyling. Ce lo ha spiegato padre Stefano Gorla, direttore della rivista e grande storico del fumetto. Così come una grande storica del fumetto è Laura Scarpa, autrice e scopritrice di talenti con cui abbiamo potuto scambiare qualche parere sul mondo della Nona Arte.
Inoltre, chiacchierate proficue anche con un autore underground come Pasquale Todisco, meglio noto come Squaz, con la cartoonist Gaia Bracco che ha appena lanciato il suo “corto” con La storia del mondo in 4 minuti, e con Lucio Staiano, fondatore di Shockdom, editore e grande conoscitore del fumetto digitale.
Tra le (tante) altre recensioni, Sailor Twain, Thief of Thieves, The Shadow, Triviale e Marcinelle 1956.
Wow Spazio Fumetto si appresta a chiudere le mostre che hanno allietato l’estate degli appassionati milanesi, da quella sul grande fumetto belga a quelle sui Ronfi e sulle illustrazioni di Emilio Uberti, per passare alle sue prossime iniziative. Ma adesso tutte le attenzioni sono puntate su Lucca, tra le cui storiche Mura, durante il Ponte dei Santi, la Sbam-redazione si trasferirà per il Lucca Comics & Games 2013.
Vi lasciamo alla lettura dei fumetti di questo numero: se Luzi & Del Pennino vi portano Nel buio e Pieri & Ferretti vi fanno riflettere sul senso della vita (!), subito dopo potrete farvi quattro risate con l’umorismo di Paci & Pierabacus, Michele D’Agostino, Tarlazzi & Brugnone e Garabello & Lucca. Per concludere con i nostri Kugio & Gina, per una volta a colori (o quasi…) in onore del tema di questo mese.

A lettura ultimata, vi aspettiamo sulla nostra pagina Facebook e su Twitter.

lunedì 2 settembre 2013

RICOMINCIA IL VIAGGIO DI CICO: DAGLI SPECIALI BONELLI ALL'EDIZIONE IF

Nel mese di giugno 2013 le Edizioni If hanno riportato in edicola le storie di Cico, il buffo e fedele compagno di avventura di Zagor, in una nuova veste tutta a colori.

Cico Story, il primo Speciale Cico (giugno 1979)

Gli speciali annuali di Cico nascono nello stesso mese del 1979 per opera del mitico duo Nolitta/Ferri con l’albo Cico Story edito da Daim Press. E' questo quindi il primo tentativo di supplemento estivo di Via Buonarroti, esperimento che in seguito diventerà una consuetudine editotriale. All’epoca l’attività di Guido Nolitta, alias Sergio Bonelli, non era ancora completamente assorbita dalla casa editrice che successivamente porterà il suo nome, e quindi il papà di Zagor decise di dar vita a uno spassoso fuori-serie dedicato al messicano Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzalez. Il tentativo ebbe un così tale successo (173.861 copie vendute, come recitava la pubblicità per il secondo albo) che Nolitta scrisse altri quattro divertentissimi episodi: American Cico (giugno 1980), Un pellerossa di nome Cico (giugno 1981),Cico Sceriffo (luglio 1982) e infine l'autunnale FantaCico (ottobre 1983).

1980: pubblcità di American Cico, con i dati di vendita (oggi stratosferici) di Cico Story

Cico Story si differenzia dagli albi successivi in quanto non ha una storia completa e lineare, essendo costruita come un insieme di gag: immaginiamo che gli autori si siano divertiti loro per primi a scrivere e disegnare... senza preoccuparsi troppo della trama! L’albo inizia raccontandoci la travagliata infanzia di Cico in Messico insieme ai suoi sette fratelli. I genitori decidono di andare in cerca di fortuna negli Stati Uniti, a New Orleans, ma per un tragico errore Cico rimane a terra e viene allevato dagli zii. Fin da subito capiamo che lo stomaco del messicano è molto esigente, talmente tanto da spingerlo a mangiare porzioni che basterebbero per venti persone. Il primo dei molti lavori che Cico svolge, con scarso profitto, è quello del lustrascarpe. Altri mestieri che qui sono solo accennati verranno narrati in seguito anche da Moreno Burattini, che da Nolitta raccoglie il testimone nel maggio 1991 con l’albo Cico Trapper, dopo la parentesi dell’Horror Cico (uscito nel maggio 1990, sette anni dopo l'ultima fatica nolittiana) scritto dal papà di Dylan Dog Tiziano Sclavi e disegnato, come tutti quelli successivi, dal bravo Francesco Gamba. Con Burattini, sceneggiatore dall'indiscussa verve comica (tanto che nel 1995 vincerà il premio Fumo di China come Miglior Autore Umoristico), la spalla di Zagor conosce una nuova giovinezza. Gli albi scritti dallo scrittore toscano negli anni a venire - ovvero Cico Conquistador (maggio 1992), Cico Cavernicolo (maggio 1993), Cico Cercatore d’Oro (giugno 1994) e Cico Detective (giugno 1995) - ottengono un così vasto consenso che, dallo speciale n. 11, Cico sull’Isola del Tesoro (gicembre 1995), l’albo diventa semestrale.

Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli) e Gallieno Ferri, gli autori dei primi cinque, storici Speciali Cico

Anni '90: Francesco Gamba e Moreno Burattini, gli autori della rinascita degli Speciali Cico.

Da notare anche che dal 1994 lo speciale di Cico non è più accreditato come supplemento allo Zagor Zenith, ma ha conquistato una sua autonomia seriale, come Speciale Cico n°10. In quegli anni Moreno Burattini rivelò di aver già pronto l’ultimo albo del messicano, ma che sarebbe rimasto nel cassetto fino a quando la serie non si sarebbe conclusa. Come accadde per Hercule Poirot, il celebre investigatore creato da Agatha Cristie, il cui ultimo caso ("Sipario") fu scritto circa trent’anni prima della sua pubblicazione.
Gli speciali sono poi proseguiti con Cico Bandito (giugno 1996), Cico Galeotto (dicembre 1996), River Cico(maggio 1997) e Cico Archeologo (dicembre 1997). A proposito di quest’ultimo speciale i lettori più attenti avranno sicuramente notato che il nostro messicano incontra… Martin Mystere. Chiaramente non è il BVZM che conosciamo, essendo questa avventura ambientata oltre cento anni prima della nascita del personaggio di Alfredo Castelli. E’ il professor Martin Riddle (riddle significa indovinello in inglese, quindi "mistero", in senso lato) di New York con il suo assistente Jeeves; l'espressione tipica dell'esperto di enigmi, Diavoli dell’averno!, ricorda molto da vicino quella del professor Mystere.
La serie continua con Cico Soldato (giugno 1998), Cico Paladino (dicembre 1998), Cico Giornalista (giugno 1999) e Cico Agente Segreto (dicembre 1999). A proposito di quest’albo sembra che Alfredo Castelli avesse suggerito l’idea di far diventare Cico un agente di Altrove, la base governativa segreta apparsa sulle pagine del BVZM che si occupa di studiare tutti quei misteri impossibili che la scienza ufficiale non prende in considerazione. Visto che la base è stata fondata nel 1776 e anche Zagor ha collaborato con gli emissari di Altrove l’idea sarebbe stata senz’altro fattibile e divertente. Peccato che non abbia avuto sviluppi. Con quest’albo, inoltre, gli speciali tornano ad essere annuali.
Nel maggio del 2001 esce l’albo Un’eredità per Cico, che ai testi segna l’esordio su questa collana di Tito Faraci, collaboratore oltre che di Diabolik, Dylan Dog e Tex anche della Disney. Il suo umorismo rispecchia perfettamente i canoni del personaggio, forse più del tentativo fatto da Sclavi anni prima, quando Cico finiva per assomigliare un po’ troppo al Grucho di Dylan Dog. L’anno successivo torna Burattini, con l’alboCico Esploratore (maggio 2002), per lasciare di nuovo spazio nel maggio 2003 a Faraci con Cico Moschettiere. Dall'aprile 2004 e fino alla fine della serie i testi sono nuovamente tutti di Moreno Burattini, con Cico CowboyCico Pioniere (maggio 2005), Cico Rivoluzionario (maggio 2006) e infine Cico & Company(maggio 2007), fascicolo n. 26, che dopo quasi un trentennio termina la serie.

Cico & Company (marzo 2007), l'ultimo Speciale Cico
L’editore e creatore del personaggio in seconda di copertina dell’ultimo numero ci dice che i motivi della chiusura sono da ricercarsi nella contrazione del mercato che ha fatto sì che il numero dei lettori non fosse più sufficiente a garantire la sopravvivenza in edicola.
Sarebbe bello in futuro poter tornare a leggere avventure inedite del solo Cico, magari all’interno dell’almanacco dell’avventura: per adesso accontentiamoci di rileggerle nella collana bimestrale full colordi If...

La copertina, con l'aggiunta di nuovi colori e nuove zone colorate, della ristampa If (giugno 2013)

Cico Special
Ristampa cronologica a colori 1
(Collana Grandi Storie - Edizioni If)
Zagor Presenta:
CICO STORY
Giugno 2013
Pagg. 132, euro 4.90
Testi: Guido Nolitta
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Presentazione: Gianni Bono
Redazionali: Moreno Burattini
Prefazione: Sergio Bonelli











giovedì 18 luglio 2013

LA NUOVA ENIGMISTICA ILLUSTRATA

Essendo un appassionato della Settimana Enigmistica ho pensato di creare su Dime Web una sorta di test composto da 10 domande per scoprire se: "sei un lettore bonelliano doc". Il logo ricorda volutamente l'enigmistica illustrata edita dalla Daim Press (oggi Sergio Bonelli editore) negli anni 80 e diretta da Tiziano Sclavi. Buon Divertimento

 



domenica 7 luglio 2013

FERRI & BURATTINI A PRATO CON ZAGOR

Sabato scorso presso il giardino Buonamici a Prato si è tenuto l’atteso incontro - organizzato dalla fumetteria Mondi Paralleli - dell'incontro con il creatore grafico di Zagor, il maestro Gallieno Ferri, e il curatore e principale sceneggiatore della collana, Moreno Burattini, per presentare il loro ultimo lavoro: La storia di Betty Wilding.

La locandina dell'incontro, organizzato dalla fumetteria Mondi Paralleli  in collaborazione con la provincia di Prato

Prima di parlare dell’albo Moreno Burattini ha svelato alcune curiosità al pubblico presente. La prima era un aneddoto: un lettore francese, appassionato dello Spirito della Scure, ha ringraziato Gallieno Ferri alla recente Albissola Comics, perché con le sue cover aveva accompagnato tutta la sua vita; in tutte le tappe della sua esistenza c’era uno Zagor disegnato dall'artista Ferri, lì sul comodino; quella cover gli ricordava la scuola, l'altra il servizio militare, l'altra ancora il giorno del suo matrimonio. Già, perché nessun altro disegnatore al mondo può vantare una così lunga fedeltà al personaggio da lui creato: ben 52 anni! Decenni in cui Ferri ha disegnato tutte le copertine di Zagor, e ne ha realizzato oltre ventimila tavole - nonché tutte le storie più importanti o comunque più amate dal pubblico (vedi su Dime Web il post Record bonelliani: 20.000 volte Ferri) Anche Moreno Burattini non è da meno. In questi 24 anni di lavoro con la Sergio Bonelli Editore (anche se la sua prima storia è stata pubblicata nel 1991) è diventato lo sceneggiatore più prolifico della serie, superando proprio il grande Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli) e divenendone il curatore della collana, a cui lavora con una passione senza uguali. Attraverso le sue storie Burattini ha confermato il vero nome dello Spirito con la Scure (da lui ideato per lo Speciale Zagor di Collezionare del 1990), ovvero Patrick Wilding, in omaggio alle sue origini irlandesi; ha svelato il motivo della scelta del simbolo dell’aquila sullo sfondo di un sole giallo; ha raccontato la sua adolescenza con Wandering Fitzy; e adesso - in perfetta armonia con tutto quello che sapevamo fin qui di Zagor - ci rivela la storia di Betty Wilding, sua madre...
Burattini e Ferri, in redazione, con una striscia del recente zagorone

Qualcuno si è domandato come mai Ferri abbia disegnato il suo primo Albo Gigante solo adesso, arrivati ormai al n. 3 (come capitò tra l’altro ad Aurelio Galeppini, in arte Galep, che disegnò il terzo Texone). Semplicemente perché nel 2011 Ferri era impegnato nella storia del Cinquantennale del personaggio, Lo scrigno di Manitù, e non era quindi disponibile per farlo. Burattini ci ha rivelato anche che - nonostante il pubblico Zagoriano abbia richiesto per anni l’Albo Gigante (come altri eroi della casa editrice avevano) - Bonelli si è sempre mostrato restio a farlo. L’Albo Gigante solitamente vende la metà di un albo regolare, e nonostante Zagor piazzi oltre 40.000 copie ogni mese (più di quelle del vincitore del premio letterario Strega, per intenderci) c’era il rischio di andare in perdita economica. Per i cinquanta anni il papà del personaggio decise però di fare un regalo ai lettori e lo Zagorone arrivò in edicola. Le vendite andarono al di là delle più rosee previsioni: oltre 35.000 copie, quasi come un albo regolare. Venne quindi programmato un secondo Gigante per l’estate 2012, che ebbe un po’ meno acquirenti, ma sempre oltre le 30.000 copie. Non poteva quindi non uscire il terzo Zagorone, con una storia particolarmente intrigante quella del passato della madre di Pat Wilding (vedi su Dime Web la recensione Realization).
Un lettore ha chiesto recentemente al curatore della serie se Sergio Bonelli avrebbe approvato questa storia, essendo molto titubante a far tornare i vecchi personaggi. Burattini ha ipotizzato che se glielo avesse proposto prima di scrivere la storia avrebbe detto di no; ma poi, leggendola, avrebbe cambiato idea. E anche noi - che abbiamo letto l’albo - non possiamo che essere d’accordo! Dopo Zagor racconta e Il ponte sull’arcobaleno tale avventura segna una tappa fondamentale nella saga del nostro eroe. E se non fosse perché nei titoli di testa compare il nome di Burattini, saremmo pronti a giurare che sia una storia del mitico duo Nolitta/Ferri per il sense of wonder che ci trasmette.

Il Maestro Ferri alle prese con i "cantuccini" di Prato intuffati nel vin santo.

sabato 1 giugno 2013

"I SOGNI DEI BONELLIANI" DI PIERI & FERRETTI SI SONO TRASFORMATI IN CARTA!


Come vi avevamo anticipato in un post pubblicato lo scorso 16 maggio la serie a fumetti I sogni dei bonelliani di Filippo Pieri & Tommaso Ferretti presentata su Dime Web ha finalmente avuto un'incarnazione cartacea grazie al sito ilmiolibro.it, tramite il quale il libro può essere richiesto.
Impreziosito dalla copertina di Ferretti il fascicolo raccoglie tutte e 18 le tavole (composte da tre strisce ciascuna, salvo la 15a) pubblicate sul nostro blog a partire dal 12 ottobre 2012. Le prime due tavole erano già apparse in precedenza, sotto altro titolo e impostazione, sul periodico fiorentino Lo Zenzero, a cavallo fra il 1999 e il 2000; a partire dalla terza tavola (apparsa su Dime Web il 3 novembre 2012) I sogni dei bonelliani sono inediti e realizzati appositamente per i nostri Quaderni.
Ma non è finita qui! Pieri & Ferretti - in appendice al volume - propongono anche la loro prima striscia, Filo diretto col Sindaco, spassosissima e oggi più che mai attuale - ambientata nei palazzi alti della città gigliata, con copertina "interna" di Matteo Piccinini. (s.c. & f.m.)

Filippo Pieri e Tommaso Ferretti
I SOGNI DEI BONELLIANI
FILO DIRETTO COL SINDACO
Maggio 2013
Pagg. 36 - Euro 8,00
Testi: Filippo Pieri
Disegni: Tommaso Ferretti
Prefazione: Francesco Manetti
Copertina:Tommaso Ferretti
Copertina "interna" (Filo Diretto): Matteo Piccinini

Fonte: Dime Web

domenica 19 maggio 2013

LE COMPARSE BONELLIANE (III)

COMPARSE BONELLIANE (III): CHE FINE HANNO FATTO I PERSONAGGI DEGLI ALBI BONELLI APPARSI IN UNA SOLA VIGNETTA? 

 Martin Mystere Speciale n°1 - Il cobra d’oro

Nel Luglio del 1984 esce un fascicolo speciale di Martin Mystère come supplemento al numero 28 della serie regolare. Sarà il primo degli speciali estivi della casa editrice milanese; infatti, successivamente, ogni raccolta avrà il suo. In quest’albo - a pagina 85 nella vignetta 2 - vediamo Martin Mystère e Java attaccare degli uomini che parlano una lingua sconosciuta, probabilmente di origine extraterrestre. Uno di loro, quello al centro che rimane sullo sfondo, era un uomo che qualche giorno dopo prese violentemente a pugni un amico, che si difese sparandogli sei proiettili in testa. A quel punto - credendo di averlo ucciso - l’amico scappa in preda al terrore. L’uomo non era morto, anzi. Con molta tranquillità, anche se un poco barcollante, si rialza e chiede ai passanti dov'è l’ospedale più vicino. Lo raggiunge e si fa ricoverare. I medici gli rivelano che le pallottole - quattro nella regione parietale destra e due in quella sinistra - grazie a una particolare angolazione, avevano lacerato la pelle e si erano arrestate contro l’osso del cranio, senza riuscire a forarlo. Il paziente adesso sta - incredibilmente - bene, e si è guadagnato il soprannome di testa dura.
 
 
Legs n°85 - Duello tra le nuvole
 
A pagina 68 del numero 85 di Legs Weaver, nella vignetta centrale 3/4, vediamo sullo sfondo un uomo con i capelli come Bart Simpson. L’uomo è diventato noto qualche anno dopo per essere stato protagonista di due incidenti aerei in meno di 24 ore. Nel primo era a bordo di un piccolo aereo militare che, colpito da un fulmine, precipitò a terra causando la morte del pilota che era con lui a bordo. La salma del pilota venne caricata su un aereo militare per essere portata nella sua città natale, dove si sarebbero tenuti i funerali. Sull’aereo salirono l’equipaggio, i parenti del pilota e - appunto - la comparsa bonelliana, che voleva essere presente alle esequie. Poco dopo il decollo, l’aereo precipitò a causa di un guasto al motore e morirono tutti i passeggeri tranne lui, il sosia di Bart, che si fece solo qualche graffio. Successivamente tutte le vittime vennero caricate su un aereo militare, mentre all’uomo fu caldamente consigliato di prendere il treno.
 
 
Jonathan Steele n°1 - L’isola misteriosa  
 
Nel numero 1 di Jonathan Steele, a pag 85 nella vignetta grande 1/4, ha fatto la comparsa un uomo che successivamente è stato definito il ladro più sfortunato del pianeta. L’uomo con la barba che vediamo sullo sfondo sotto il balloon centrale, qualche mese dopo mentre era su un autobus affollato ha rubato un portafoglio contenente un assegno e poi si è recato in banca per incassarlo usando i documenti all’interno del portafoglio. Sfortunatamente per lui, l’uomo dietro lo sportello era proprio la persona a cui aveva rubato il portafoglio: dopo un attimo di sconcerto lo fece arrestare immediatamente.
 

mercoledì 1 maggio 2013

AVREI VOLUTO DISEGNARE COME PAZ

Estate 1985. Interno giorno. Appartamento di periferia.
Il telefono a disco suona nel corridoio. Nessuno risponde. In casa c’è solo un adolescente con le cuffie del walkman sulle orecchie e una audiocassetta dei Talk Talk a tutto volume. Sulla parete un poster della Ferrari, quella numero 27 di Gilles Villeneuve. Sul tavolo da disegno - ammassati apparentemente senza criterio - fogli F4, matite Staedler morbide, retini Letraset e pennarelli Pantone. Per terra una gomma da cancellare si nasconde dietro il cestino. Il ragazzo, cresciuto a pane e Bonelli, ha appena comprato l’ultimo numero di Frizzer, quello con il presidente Sandro Pertini disegnato da Andrea Pazienza in copertina.
E’ rimasto folgorato dalla forza emotiva del disegno e del colore. E lui che si è appena iscritto alla scuola dell’arte sogna di poter disegnare come lui. No, di più. Sogna di essere un personaggio delle sue storie e di stare lì insieme a Zanna, Colas e Pietra a vivere quelle avventure cosi bene raccontate da sembrare vere. Anche lui vorrebbe andare "al clebbino con le sbarbe" come Mirella, o fare lo scherzo del plaid al rivale Gattoni.
Andrea Pazienza nel 1987, un anno prima della sua scomparsa, mentre disegna il murale oggi restaurato.
Purtroppo Andrea se n’è andato troppo presto. E io, quel ragazzo che sognava leggendo le sue storie, avrei voluto conoscerlo, anche se oggi dopo aver letto e riletto le sue opere, ho come l’impressione di averlo fatto.
Al Comicon di Napoli 2013 è stata presentata l’opera completamente restaurata di un murale fatto da Pazienza nel 1987. Milo Manara, presente all’inaugurazione, ha detto: E' stupefacente come Andrea con un pennello da muratore e dell'acrilico sia riuscito ad eseguire dei disegni come se già ci fosse una traccia sotto che invece non c'è.
Gli organizzatori della Mostra d'Oltremare e la sorella di Pazienza all'inaugurazione del murale appena restaurato.

Un concetto ripreso anche da Tanino Liberatore, l'autore di Ranxerox: Mi ha fatto venire in mente una frase di Michelangelo che diceva che l'opera è già nel pezzo di marmo e lui doveva solo togliere la pietra in eccesso. Paz aveva un'idea gia' chiarissima mentre disegnava e vederlo lavorare a quest'opera e' una magia'. Puro vangelo, direbbe Tex.

sabato 2 marzo 2013

I SOGNI DEI BONELLIANI SU FACEBOOK, TWITTER, INSTAGRAM E GOOGLE PLAY





Un veloce post per ricordare a tutti i nostri amici lettori che "I sogni dei bonelliani" ha anche una pagina Facebook, una Twitter e una Instagram dove potete trovare aggiornamenti sui fumetti in generale e in particolare su quelli realizzati da Filippo Pieri.
In più cliccando sul pulsante acquista, potete scaricare da Google Play a soli 59 centesimi anche l'app dei Sogni dei bonelliani, con più di 100 pagine di fumetti.


E se non l'avete ancora fatto collegatevi e sosteneteci con un Mi piace!




Aggiornamento del 2018
Le tre pagine sono ora dedicate al nuovo fumetto di Cryx/Pieri
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martedì 12 febbraio 2013

MORTE CHIMICA. SAGUARO 9

Nel Maggio del 2012 la Sergio Bonelli Editore ha fatto uscire un nuovo fumetto avventuroso, Saguaro. Dopo molti anni di miniserie, ovvero di fumetti con una fine prestabilita, Saguaro è il ritorno della casa editrice milanese a una serie regolare, potenzialmente infinita. La scelta, soprattutto in un momento di crisi generale come questo, è certamente coraggiosa e potrebbe essere premiata dal pubblico bonelliano che ha bisogno di tempo per affezionarsi ad un personaggio.
Serie come Dylan Dog o Alan Ford ci hanno messo degli anni prima di esplodere e di diventare dei cult.
Il cactus saguaro.

Saguaro è il soprannome (che lui non ama) del protagonista, Thorn Kitcheyan. E' un "nativo americano", discendente dei Navajo; dopo aver combattuto nel Vietnam ed essere stato ferito seriamente nel Laos, torna a casa a Window Rock nella Contea di Apache, al confine tra l’Arizona e il Nuovo Mexico. In realtà la sua casa non esiste. Grazie forse anche al suo carattere spinoso ma generoso (Saguaro infatti è un cactus del deserto che al suo interno racchiude l’acqua fonte di vita), Thorn vive ai margini della civiltà in una roulotte usata senza elettricità e fuori dalla riserva. Ai nostalgici di Mister No, in questo e in altri aspetti un po’ lo ricorda. E forse non a caso, dato che sembra che sia stato lo stesso Sergio Bonelli, a suggerire di ambientare la serie in un’epoca passata, il 1972, dove il mondo era molto diverso da oggi. Questo permette al creatore del personaggio, il poliedrico Bruno Enna, capace di passare con disinvoltura dal mondo Disney a quello bonelliano, di occuparsi di un risvolto storico non molto conosciuto in Italia, quello della ribellione e protesta degli indiani, una sottotraccia che si preannuncia come ricorrente nella serie.
Saguaro è un personaggio forte e sicuro di sé, lontano per esempio dai tormenti degli eroi moderni come Nathan Never. Viene scelto per formare uno speciale gruppo federale che possa indagare su tutti quei casi in cui la polizia tribale non ha competenza o giurisdizione - e la prima persona che recluterà sarà la figlia dello sceriffo, Kai. Una spalla sicuramente convincente ma, come Thorn, priva di umorismo.
Bruno Enna, nell'interpretazione "disneyana" di Siniscalchi.
Ecco... se dobbiamo trovare un difetto alla serie, forse manca un comprimario divertente che bilanci un po’ la seriosità del protagonista. Quell’alchimia magica che troviamo per esempio tra Tex e Carson, o tra Zagor e Cico.
E lo si vede anche nell’albo di questo mese il numero 9 “Odio Cieco”.
Fabio Valdambrini, qui alla sua seconda prova sul personaggio dopo l’episodio d’esordio, si dimostra ancora più a suo agio con il personaggio e realizza un’ottima prova. Bruno Enna costruisce una sceneggiatura solida e convincente, che si apre al presente facendoci vedere il nostro eroe in pericolo, per poi con un flashback lungo tutto l’albo farci vedere come siamo arrivati a quel punto.
Fabio Valdambrini realizzò la copertina di Dime Press n. 10, nel lontano 1995.
 
Una donna navajo è morta in circostanze misteriose mentre era ricoverata in una clinica e il suo cadavere è scomparso. Il marito, un uomo violento e con numerosi precedenti, accusa la multinazionale che estrae l’uranio vicino alla riserva, la Rockwell, di aver ucciso la moglie, mentre nella riserva la mancata sepoltura del cadavere alimenta vecchie credenze popolari. Thorn e Kai seguono più piste finché non scoprono che le scorie della fabbrica hanno contaminato la falda acquifera. Questo porta il lettore a credere che la donna sia morta per questo. La verità però è un’altra e per certi versi è ancora più triste. La donna era incinta di un uomo che non amava più e che non avrebbe lasciato solo per rispetto della famiglia. Cosi aveva deciso di abortire ed erano state le conseguenze di quel gesto a ucciderla. Il marito, scoperta la tragica verità, tenta di uccidersi, ma Saguaro glielo impedisce perché non può permettegli di cavarsela cosi. Nell’albo viene affrontato anche il tema - ricorrente nella serie - delle tensioni sociali tra bianchi e rossi, violenza che scoppierà in città e causerà un morto.
Buona anche la copertina di Davide Furnò, anche se la posizione con cui Saguaro si aggrappa alla montagna non convince del tutto e non si spiega il perché il pellerossa tenga la pistola con la sinistra quando Jack è destro. Ma non è la prima volta che succede su un albo Bonelli...
La copertina di Saguaro n. 9, febbraio 2013. Disegno di Furnò.

Saguaro 9
ODIO CIECO
Febbraio 2013
pagg. 100, € 2,90
Testi: Bruno Enna
Disegni: Fabio Valdambrini Rubriche: Gianmaria Contro
Copertina: Davide Furnò

mercoledì 6 febbraio 2013

SBAM! COMICS N°7 ONLINE


E' uscito il numero 7 di Sbam! Comics
scaricabile gratuitamente dal sito con
la parodia Salgariana by Pieri & Ferretti
In copertina gli 80 anni di Topolino (la rivista, non il personaggio, s’intende) sono un evento troppo importante per non occuparcene, ed ecco le nostre interviste a firme importantissime, seppur giovani d’età, della testata, quali Carlo Panaro, Massimiliano Valentini e Sergio Badino.
Per parlare della Grande Storia di Topolino, abbiamo incontrato anche altre due figure in modo diverso fondamentali per la rivista: la direttrice della rivista Valentina De Poli e il leggendario disegnatore Luciano Gatto, quasi 60 anni di paperi e topi!
Recensioni a libri topoliniani, con Topolino. 80 anni insieme e l’opera di Carlo Chendi Scrivere a fumetti. Poi Roberto Recchioni col suo Ammazzatine, una vera sceneggiatura delle sorelle Giussani in Diabolik: La donna dagli occhi di gelo, uno storico esempio di giornalismo a fumetti come Un fascio di bombe, il terzo volume di Historica e un bel malloppo supereroico: Batman Terra Uno, Swamp Thing: il mio corpo risorga, Superman Red Son, ancora Batman con La notte dei Gufi, AvX Versus e una escursione sulla cara vecchia Era di Apocalisse.
Interviste, oltre a quelle già citate, i nostri incontri con Daniele Panebarco e Giuseppe Guida e anche un’intervista tripla agli autori di Basta una firma: Antonio Recupero, Salvatore Amedei e Massimo Travaglini
Le proposte “televisive” di Strips con la loro sit-com e quelle radiofoniche di Comics Noise che hanno intervistato (anche) per noi il grande Corrado Mastantuono. Inoltre, il nuovo corso di Alan Ford
Il caro vecchio Carosello protagonista a Wow Spazio Fumetto
I fumetti di Pieri & Ferretti, Ugo D’Orazio, Ilaria Facchi, Ginatempo-Partenzi, Lepore & Croce e Fabio Valentini, oltre ad Andrea Cugini con Kugio&Gina e Daniele Tarlazzi con il suo Angolo del Tarlo, nostri ospiti fissi.

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