mercoledì 1 maggio 2013

AVREI VOLUTO DISEGNARE COME PAZ

Estate 1985. Interno giorno. Appartamento di periferia.
Il telefono a disco suona nel corridoio. Nessuno risponde. In casa c’è solo un adolescente con le cuffie del walkman sulle orecchie e una audiocassetta dei Talk Talk a tutto volume. Sulla parete un poster della Ferrari, quella numero 27 di Gilles Villeneuve. Sul tavolo da disegno - ammassati apparentemente senza criterio - fogli F4, matite Staedler morbide, retini Letraset e pennarelli Pantone. Per terra una gomma da cancellare si nasconde dietro il cestino. Il ragazzo, cresciuto a pane e Bonelli, ha appena comprato l’ultimo numero di Frizzer, quello con il presidente Sandro Pertini disegnato da Andrea Pazienza in copertina.
E’ rimasto folgorato dalla forza emotiva del disegno e del colore. E lui che si è appena iscritto alla scuola dell’arte sogna di poter disegnare come lui. No, di più. Sogna di essere un personaggio delle sue storie e di stare lì insieme a Zanna, Colas e Pietra a vivere quelle avventure cosi bene raccontate da sembrare vere. Anche lui vorrebbe andare "al clebbino con le sbarbe" come Mirella, o fare lo scherzo del plaid al rivale Gattoni.
Andrea Pazienza nel 1987, un anno prima della sua scomparsa, mentre disegna il murale oggi restaurato.
Purtroppo Andrea se n’è andato troppo presto. E io, quel ragazzo che sognava leggendo le sue storie, avrei voluto conoscerlo, anche se oggi dopo aver letto e riletto le sue opere, ho come l’impressione di averlo fatto.
Al Comicon di Napoli 2013 è stata presentata l’opera completamente restaurata di un murale fatto da Pazienza nel 1987. Milo Manara, presente all’inaugurazione, ha detto: E' stupefacente come Andrea con un pennello da muratore e dell'acrilico sia riuscito ad eseguire dei disegni come se già ci fosse una traccia sotto che invece non c'è.
Gli organizzatori della Mostra d'Oltremare e la sorella di Pazienza all'inaugurazione del murale appena restaurato.

Un concetto ripreso anche da Tanino Liberatore, l'autore di Ranxerox: Mi ha fatto venire in mente una frase di Michelangelo che diceva che l'opera è già nel pezzo di marmo e lui doveva solo togliere la pietra in eccesso. Paz aveva un'idea gia' chiarissima mentre disegnava e vederlo lavorare a quest'opera e' una magia'. Puro vangelo, direbbe Tex.

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