domenica 19 maggio 2013

LE COMPARSE BONELLIANE (III)

COMPARSE BONELLIANE (III): CHE FINE HANNO FATTO I PERSONAGGI DEGLI ALBI BONELLI APPARSI IN UNA SOLA VIGNETTA? 

 Martin Mystere Speciale n°1 - Il cobra d’oro

Nel Luglio del 1984 esce un fascicolo speciale di Martin Mystère come supplemento al numero 28 della serie regolare. Sarà il primo degli speciali estivi della casa editrice milanese; infatti, successivamente, ogni raccolta avrà il suo. In quest’albo - a pagina 85 nella vignetta 2 - vediamo Martin Mystère e Java attaccare degli uomini che parlano una lingua sconosciuta, probabilmente di origine extraterrestre. Uno di loro, quello al centro che rimane sullo sfondo, era un uomo che qualche giorno dopo prese violentemente a pugni un amico, che si difese sparandogli sei proiettili in testa. A quel punto - credendo di averlo ucciso - l’amico scappa in preda al terrore. L’uomo non era morto, anzi. Con molta tranquillità, anche se un poco barcollante, si rialza e chiede ai passanti dov'è l’ospedale più vicino. Lo raggiunge e si fa ricoverare. I medici gli rivelano che le pallottole - quattro nella regione parietale destra e due in quella sinistra - grazie a una particolare angolazione, avevano lacerato la pelle e si erano arrestate contro l’osso del cranio, senza riuscire a forarlo. Il paziente adesso sta - incredibilmente - bene, e si è guadagnato il soprannome di testa dura.
 
 
Legs n°85 - Duello tra le nuvole
 
A pagina 68 del numero 85 di Legs Weaver, nella vignetta centrale 3/4, vediamo sullo sfondo un uomo con i capelli come Bart Simpson. L’uomo è diventato noto qualche anno dopo per essere stato protagonista di due incidenti aerei in meno di 24 ore. Nel primo era a bordo di un piccolo aereo militare che, colpito da un fulmine, precipitò a terra causando la morte del pilota che era con lui a bordo. La salma del pilota venne caricata su un aereo militare per essere portata nella sua città natale, dove si sarebbero tenuti i funerali. Sull’aereo salirono l’equipaggio, i parenti del pilota e - appunto - la comparsa bonelliana, che voleva essere presente alle esequie. Poco dopo il decollo, l’aereo precipitò a causa di un guasto al motore e morirono tutti i passeggeri tranne lui, il sosia di Bart, che si fece solo qualche graffio. Successivamente tutte le vittime vennero caricate su un aereo militare, mentre all’uomo fu caldamente consigliato di prendere il treno.
 
 
Jonathan Steele n°1 - L’isola misteriosa  
 
Nel numero 1 di Jonathan Steele, a pag 85 nella vignetta grande 1/4, ha fatto la comparsa un uomo che successivamente è stato definito il ladro più sfortunato del pianeta. L’uomo con la barba che vediamo sullo sfondo sotto il balloon centrale, qualche mese dopo mentre era su un autobus affollato ha rubato un portafoglio contenente un assegno e poi si è recato in banca per incassarlo usando i documenti all’interno del portafoglio. Sfortunatamente per lui, l’uomo dietro lo sportello era proprio la persona a cui aveva rubato il portafoglio: dopo un attimo di sconcerto lo fece arrestare immediatamente.
 

mercoledì 1 maggio 2013

AVREI VOLUTO DISEGNARE COME PAZ

Estate 1985. Interno giorno. Appartamento di periferia.
Il telefono a disco suona nel corridoio. Nessuno risponde. In casa c’è solo un adolescente con le cuffie del walkman sulle orecchie e una audiocassetta dei Talk Talk a tutto volume. Sulla parete un poster della Ferrari, quella numero 27 di Gilles Villeneuve. Sul tavolo da disegno - ammassati apparentemente senza criterio - fogli F4, matite Staedler morbide, retini Letraset e pennarelli Pantone. Per terra una gomma da cancellare si nasconde dietro il cestino. Il ragazzo, cresciuto a pane e Bonelli, ha appena comprato l’ultimo numero di Frizzer, quello con il presidente Sandro Pertini disegnato da Andrea Pazienza in copertina.
E’ rimasto folgorato dalla forza emotiva del disegno e del colore. E lui che si è appena iscritto alla scuola dell’arte sogna di poter disegnare come lui. No, di più. Sogna di essere un personaggio delle sue storie e di stare lì insieme a Zanna, Colas e Pietra a vivere quelle avventure cosi bene raccontate da sembrare vere. Anche lui vorrebbe andare "al clebbino con le sbarbe" come Mirella, o fare lo scherzo del plaid al rivale Gattoni.
Andrea Pazienza nel 1987, un anno prima della sua scomparsa, mentre disegna il murale oggi restaurato.
Purtroppo Andrea se n’è andato troppo presto. E io, quel ragazzo che sognava leggendo le sue storie, avrei voluto conoscerlo, anche se oggi dopo aver letto e riletto le sue opere, ho come l’impressione di averlo fatto.
Al Comicon di Napoli 2013 è stata presentata l’opera completamente restaurata di un murale fatto da Pazienza nel 1987. Milo Manara, presente all’inaugurazione, ha detto: E' stupefacente come Andrea con un pennello da muratore e dell'acrilico sia riuscito ad eseguire dei disegni come se già ci fosse una traccia sotto che invece non c'è.
Gli organizzatori della Mostra d'Oltremare e la sorella di Pazienza all'inaugurazione del murale appena restaurato.

Un concetto ripreso anche da Tanino Liberatore, l'autore di Ranxerox: Mi ha fatto venire in mente una frase di Michelangelo che diceva che l'opera è già nel pezzo di marmo e lui doveva solo togliere la pietra in eccesso. Paz aveva un'idea gia' chiarissima mentre disegnava e vederlo lavorare a quest'opera e' una magia'. Puro vangelo, direbbe Tex.