martedì 26 ottobre 2021

SBAM! COMICS 54 ONLINE


È uscito in rete il numero 54 di Sbam! Comics, la rivista a fumetti sui fumetti scaricabile gratuitamente dal sito dell'editore.

IN QUESTO NUMERO
Vi presentiamo tutte le novità di Sbam!, in anteprima a Lucca Comics 2021 e da metà novembre in libreria e fumetteria!
Schede di presentazione e preview di tutti i titoli:
The Heroes Union, con le prime pagine del volume: l’ingresso di Startup nell’Unione dei più grandi Eroi del XXI secolo!
Pugaciòff, con una storia completa del grande Giorgio Rebuffi, Far West, con un episodio integrale griffato Adriano Carnevali, e Fra Tino, con alcune tavole di Athos!
– Le tavole iniziali di Sulle tracce di Viviane l’infermiera, di Pieri&Cryx, e Sottosopra, di Zamp!

SAPPIATE CHE… (l’editoriale del megadirettore)

Carissimi Sbam-lettori,
questo numero di Sbam! Comics segna la definitiva trasformazione della nostra ormai storica rivista (a dicembre festeggeremo i 10 anni dall’uscita del numero 0 con cui ve la presentammo) in qualcosa di diverso da quello cui eravate/eravamo abituati e cui arriviamo dopo un lento processo cominciato circa un anno fa: è sempre meno notiziario sul mondo della Nona Arte in generale e sempre più organo informativo della nostra casa editrice, sul modello (fatte le proporzioni, ovviamente) della bao/bonelliana Preview.

Tutto questo per due grandi motivi.
Il primo è che oggi una rivista di informazione come la cara, “vecchia” Sbam! Comics non ha più l’utilità che aveva 10 anni fa: gli stessi grandi editori si premurano di diffondere anticipazioni, news e perfino interviste a se stessi e ai propri autori, attraverso portali, dirette in video, fogli cartacei nelle fumetterie e altro ancora.
Il secondo motivo, di cui siamo felicissimi, è che il ritmo delle nostre pubblicazioni sta aumentando e di conseguenza lo Sbam-catalogo è sempre più ricco e polposo: non a caso, da un anno in qua, le pagine di questa rivista sono state sempre più invase dalle anteprime degli stessi titoli, per presentarveli tutti al meglio possibile.
Questo stesso numero, ad esempio, ve ne propone ben sei, cinque dei quali saranno in anteprima a Lucca e poi, da metà novembre, diffusi in libreria e fumetteria. Sfogliando questo numero avrete il piacere di scoprire ogni dettaglio di ciascuno di essi.

Anche la periodicità di Sbam! Comics – intesa come rivista digitale – sarà di conseguenza un po’ più ampia, seguendo il ritmo di uscita dei volumi.

Speriamo che questo cambio non vi dispiaccia e che siate sempre con noi, con la nostra grande Passione a Fumetti: oltre che con i libri, con questa rivista e con le dirette settimanali del Caffè del Giovedì.


sabato 16 ottobre 2021

L’OSCURA ORIGINE DELLA TENEBROSA SAGOMA DI BATMAN Parte 4: E se l’Uomo-Pipistrello fosse uno dei tanti travestimenti de L’Ombra?


Leggere divagazioni tra le nuvole di Andrea Cantucci

_ Batman versione pulp su First Wave n°3 (2010), dettaglio della copertina di J.G.Jones




“La mia idea era di far essere Batman una combinazione di

Douglas Fairbanks, Sherlock Holmes, The Shadow e Doc Savage.”

Bill Finger (co-creatore di Batman)



Nelle tre parti precedenti abbiamo parlato dei precursori di Batman in vari media tra 1820 e 1939. In questa Parte 4, tratteremo le influenze sulle sue storie dei romanzi pulp degli anni 1930, che più d’ogni altro genere ne ispirarono impostazione e temi, anche perché il suo primo scrittore Bill Finger ne era appassionato lettore.


1930 e 1932 - La prima versione di The Shadow alla radio e nei pulp


Il primo prototipo d’eroe mascherato statunitense, creato nel 1914 sulla rivista “People’s” dal canadese Frank Packard, fu Jimmie Dale, alias The Grey Seal (Il Sigillo Grigio), che inaugurò tratti comuni a vari successori, Batman compreso. È infatti un playboy con maggiordomo e autista, sventa i crimini di notte in abiti scuri, ha una cintura con tasche per i grimaldelli, porta un revolver, ma non uccide mai, e usa dei rifugi detti Santuari.
 
1917 - Jimmie Dale alias The Grey Seal nell'omonimo serial cinematografico

Inoltre Dale si traveste per infiltrarsi nella mala e nel 1° romanzo si spaccia per il truffatore Larry The Bat (il Pipistrello), associando per primo tale animale a un giustiziere americano (per quelli inglesi, vedi la Parte 1).
1921 e 1922 - Jimmie Dale nelle vesti di The Grey Seal in dettagli di due copertine


Il mantello nero era tipico invece di The Shadow (L’Ombra), apparso in radio dal 1930, in romanzi dal 1931 e in film dal 1937. Anch’egli playboy di giorno, nelle vesti di Lamont Cranston, e nemesi dei criminali la notte, Shadow fu tra le prime fonti d’ispirazione per Batman e, fino al 1932, anche lui portava un cappuccio scuro.
 
1932 e 1916 - Lo Shadow definitivo e l'attore René Cresté nel ruolo di Judex

L’autore Walter Gibson disse d’essersi rifatto a Dracula, ma vari elementi poi comuni pure a Batman (l’abilità nella lotta, i gadget moderni, i travestimenti, il covo sotterraneo) e l’aspetto definitivo di Shadow ricordavano molto Judex, il giustiziere di un serial cinematografico francese il cui 1° episodio del 1916 s’intitola “L’Ombra Misteriosa”, al punto che quando nel 1940 uscirà il fumetto di The Shadow, in Francia sarà intitolato a Judex.
1932 e 1933 - The Shadow in posizioni simili a due Batman del 1941 e 1939


E il fatto che il vendicatore Ravengar, nato per fare concorrenza a Judex in un altro serial del 1916 intitolato negli USA”The Shielding Shadow” (L’Ombra Protettrice), si rendesse invisibile con l’ipnosi, deve avere ispirato l’analogo potere di Shadow, mentre Batman si limiterà a mimetizzarsi tra le ombre grazie al suo costume. A parte ciò, varie situazioni tipiche di Shadow si sarebbero ritrovate spesso simili nelle prime storie di Batman.
1933 e 1939 - copertine di The Shadow simili a copertine di Batman del 1941 e 1943

Anche alcune delle prime copertine di Batman, paiono ispirate da quelle di Shadow dipinte da George Rozen.
1936 - il romanzo di The Shadow che ispirò il 1°episodio di Batman

Bill Finger ammise in seguito d’avere addirittura ripreso la trama del 1° episodio di Batman, “The Case of the Chemical Syndacate” (Il Caso del Sindacato Chimico), dal romanzo di The Shadow del 1936 “Partners of Peril” (Soci nel Pericolo), scritto da Theodore Tinsley, e forse lo scelse perché vi appaiono molti pipistrelli.
1936 - illustrazione da Partners of Peril simile a una scena del 1°episodio di Batman del 1939

Pure qualche scena del bat-esordio fu ripresa da illustrazioni di quel libro, certo fornite a Bob Kane da Finger.
1937 - copertina del romanzo di Shadow The Masked Headsman

E nel romanzo di Shadow del 1937 “The Masked Headsman” (Il Carnefice Mascherato), apparve perfino un criminale con un cappuccio blu, che celava la metà superiore del volto, vagamente simile a quello di Batman.
 
1937 e 1940 - The Shadow e Batman con pistole dello stesso modello

Anche l’uso delle pistole, per di più dello stesso modello, accomuna The Shadow al Batman del primo anno.
1939 e 1935 - Batman col primo batarang e The Shadow sulla copertina del romanzo Lingo


Lo scrittore Gardner Fox prese poi l’idea del batarang, il boomerang-rampino a forma di pipistrello apparso dal 5° episodio di Batman, dal romanzo del 1935 “Lingo”, in cui The Shadow ne usava uno identico giallo, e dall’episodio seguente anche Batman lo utilizzerà come Shadow, legandolo alla batfune per scalare le pareti.
 
1939 e 1940 - Batman e The Shadow mentre scalano i muri con le ventose


In cambio The Shadow, nel 1940, riprese l’idea delle ventose per scalare i muri dal 3° episodio di Batman. E poiché, ispirandosi a Re Artù, Gibson aveva soprannominato The Shadow “Knight of Darkness” (Cavaliere dell’Oscurità), Bill Finger conierà per Batman l’analogo soprannome di “Dark Knight” (Cavaliere Oscuro).
 
Affinità tra Sherlock Holmes (1903-1916) e Bruce Wayne (1939-1941)


Come si diceva, Shadow è pure maestro di travestimenti, talento comune a molti eroi, da Sherlock Holmes a Batman. E oltre a lui e all’attore Douglas Fairbanks (vedi Parte 2), tra gli eroi citati da Finger come ispirazioni per Batman c’è proprio Sherlock Holmes, per le brillanti deduzioni investigative e l’aiutante a cui comunicarle.
 
Affinità tra Sherlock Holmes (1911-1932) e Bruce Wayne (1940)


Nei primi albi di Batman infatti, Bruce Wayne ha abiti a quadretti, vistose vestaglie e la pipa, come Holmes.
Attività scientifiche di Sherlock Holmes (1916), Doc Savage (1935) e Bruce Wayne (1939)


E c’è anche Doc Savage, altro eroe pulp nato nel 1933, dotato come Batman di perfetta forma fisica, abilità scientifiche e vari gadget tecnologici. Nelle origini di Batman del 1939 e in altri episodi, si vede infatti Bruce Wayne in camice intento a esperimenti scientifici, come Doc Savage su una copertina di Walter Baumhofer del 1935, in un atteggiamento forse ispirato a sua volta a una scena del film “Sherlock Holmes” del 1916, in cui anche l’attore William Gillette che lo interpretava faceva misteriosi esperimenti vestito in modo analogo.
 
Autogyro autentico (1930), Batgyro di Batman (1939) e autogyro di Doc Savage (versione Marvel,1975)

Nella storia in cui Gardner Fox e Bob Kane “inventarono” il batarang, apparve anche il primo mezzo aereo di Batman, il Batgyro, ispirato all’autogyro di Doc Savage, un apparecchio all’avanguardia nei primi anni 1930, precursore dell’elicottero ma dalla fusoliera simile a un aeroplano. Rispetto al Batplano, che lo sostituirà dal 1940, il Batgyro era forse meno veloce, ma aveva il vantaggio di poter rimanere immobile sospeso in aria.
 
Cintura multiuso di Doc Savage (1938) e di Batman (1939)

Dal 1938 Doc Savage porta una cintura contenente vari attrezzi miniaturizzati, tra cui arpione e filo d’acciaio per le scalate, che l’anno dopo ispirerà la Batcintura, in cui Batman tiene tra l’altro il batarang e la batfune.
 
Copertina di Doc Savage (1939) e scena di Batman (1941) in cui alterano i loro volti


E poiché anche Doc Savage è maestro di travestimenti, ripone nella cintura multiuso anche tutto l’occorrente per camuffarsi e cambiare fisionomia, per quanto appaia improbabile, esattamente come farà anche Batman.
Copertina di The Phantom Detective n°1 (febbraio 1933

Altre ispirazioni verranno dai romanzi di “The Phantom Detective”, usciti dal 1933, con l’ennesimo milionario mascherato, Richard Curtis van Loan, che combatte il crimine appunto col nome The Phantom (Il Fantasma).

 Batman braccato dalla polizia (inizio 1940) e quello nominato poliziotto onorario (fine 1941)



Da lui Batman pare aver preso l’idea di essere, più che un vigilante, un detective mascherato che collabora con la polizia, come uno Sherlock Holmes in incognito. Infatti se il Batman del 1939 agiva con violenza fuori della legge come The Shadow, dal 1940, banditi gli eccessi brutali per volere dell’editore e introdotto Robin, si comporterà sempre di più come The Phantom, finché nel 1941 sarà perfino nominato poliziotto onorario.
 
il faro col Batsegnale con cui la polizia chiama Batman (anni 1942-1949).

Dati tali stretti rapporti con le autorità, nel 1942 s’introdurrà il Batsegnale, a imitazione del faro sul tetto del giornale di van Loan, con cui il direttore Frank Havens poteva contattare The Phantom d’urgenza, un prestito agevolato dal fatto che i primi supervisori di Batman collaboravano con l’editore di “The Phantom Detective”.
 
La copertina di The Phantom contro il Vampiro (anni 1930) e contro il criminale The Bat (1939).

The Phantom affrontò pure un vampiro dal mantello simile a Batman e, a inizio 1939, un criminale detto The Bat, affine all’omonimo del 1920 (vedi Parte 2), in un romanzo del futuro scrittore di Batman Charles Green.

La copertina di un numero di The Spider (anni 1930) e una vignetta dal 2°episodio di Batman (1939).jpg



A fine 1933 esordirono poi i romanzi del violento eroe pulp The Spider (Il Ragno), alias il milionario Richard Wentworth, che come Batman ha vesti scure, ampio mantello, si lancia sui criminali appeso a una fune (un cappio che imita la tela di ragno, anticipando Spider-Man) e si trucca da vampiro per terrorizzar i delinquenti.
La copertina di un romanzo in cui The Spider affronta Bat Man, il re dei vampiri (1935)


Nel libro del 1935 “Death Reign of the Vampire King” (Il Regno della Morte del Re dei Vampiri), The Spider affronta perfino un supercriminale detto The Bat Man, che vola con ali artificiali e controlla pipistrelli vampiri.

La maschera di The Spider nel serial The Spider's Web (1938)


Nei serial cinematografici usciti dal 1938, The Spider ha poi un cappuccio scuro che lascia scoperta la bocca, come quello di Batman, e sul quale, come sul mantello, sono disegnate ragnatele antesignane di Spider-Man.
La maschera stile pipistrello di una copertina di Margaret Brundage (1933)

Un’altra maschera affine, e pure con un legame diretto coi pipistrelli, era apparsa sulla rivista “Weird Tales” nel 1933, nella copertina di Margaret Brundage del romanzo “The Vampire Master” (Il Signore dei Vampiri).
La prima versione di Black Bat (copertina del febbraio 1934)


Tra 1933 e ‘34, Murrey Leinster scrisse alcuni romanzi sul detective-fuorilegge Black Bat (Il Pipistrello Nero), privo di costume nelle storie ma, in qualche illustrazione simbolica, raffigurato anche travestito da pipistrello.

La parte finale di Topolino contro The Bat Bandit (1934)


E si veste da pipistrello, nelle strip di Topolino del 1934, The Bat Bandit (Il Bandito Pipistrello), criminale con ali fittizie e cappuccio con orecchi a punta, ispirato di certo al The Bat degli anni 1920-1930 (vedi la Parte 2).

La pistola a gas del giustiziere The Bat (1934) e le prime fiale di gas di Batman (1939-1940)

The Bat divenne poi anche il nome di un giustiziere in 4 racconti, scritti sotto pseudonimo e oggi attribuiti all’autore di Zorro Johnston McCulley, usciti tra 1934 e ‘35 sulla rivista ”Popular Detective”, in cui il detective Dawson Clade, accusato ingiustamente e dato per morto, per dimostrarsi innocente si arma di cappuccio e pistola a gas, anticipando le fiale della Batcintura che a loro volta rilasceranno del gas, inizialmente mortale.
 
La scena in cui Wayne decide di diventare Batman (1939)

La scena in cui un pipistrello entra nella stanza, ispirando a Clade il nome e simbolo di The Bat, sarà identica nelle origini di Batman del 1939, certo non per coincidenza, ma il modello non ebbe la fortuna dell’imitatore.
 
La versione in volume dei racconti del giustiziere The Bat (2016)

Infatti le storie di The Bat non ebbero successo e s’interruppero, per esser raccolte in volume solo nel 2016.
Le copertine di Doctor Satan (1935-1936) e la cappa simile di Batman (1940-1941)


Tra 1935 e 1936 uscirono invece su “Weird Tales” le storie di Doctor Satan scritte da Paul Ernst, su un genio del male e delle scienze occulte. Sulle copertine di Margaret Brundage, il suo ampio mantello e il cappuccio cornuto, che gli lascia scoperti bocca e mento, hanno molta affinità col futuro Batman, colore rosso a parte.
 
Le fattezze dei bat-men su una copertina di Secret Agent X (1936)


E in un romanzo della serie di “Secret Agent X” del gennaio 1936, un altro supercriminale, l’Imperatore Zero, ha al suo servizio dei minion (scagnozzi), incappucciati e dalle grandi ali, definiti bat-men (uomini-pipistrello).
 
Le illustrazioni del racconto Batman su Spicy Mystery Stories (1936)


Subito dopo, sulla rivista “Spicy Mystery Stories” del febbraio 1936, uscì un racconto di Lew Merrill dal titolo ”Batman”, una storia psicologica in cui sembra che la mente di un uomo sia stata trasferita in un pipistrello e che, come la suddetta storia di The Spider, potrebbe aver ispirato a Bob Kane il nome del suo protagonista.
 
Le imitazioni da Gang Busters in Action (1938) in due episodi di Batman (1939)


Più realistico fu il programma radio, nato nel 1936,”Gang Busters” (Catturatori di Bande). Riprendeva lo stile del radiodramma “G-Men”, ispirato l’anno prima dall’omonimo film, riportando casi reali e vere procedure di polizia. Il 1° libro che ne derivò nel 1938,”Gang Busters in Action”, aveva illustrazioni di Henry Vallely che saranno copiate da Bob Kane l’anno dopo, sia nel 1° episodio di Batman che nella sequenza delle sue origini.
 
Le innegabili affinità tra un'illustrazione di Junior G-Men (1937) e il piccolo Bruce Wayne (1939)

Invece il piccolo Bruce Wayne in lacrime per la morte dei genitori, sarà preso da un’illustrazione di Vallely del volume del 1937 “Junior G-Men”, tratto dall’omonimo radiodramma dedicato ai ragazzi a partire dal 1936.
 
Le prime edizioni in libri e fumetti di The Green Hornet (1940-1941)


Nel 1936 nacque alla radio anche il giustiziere The Green Hornet (Il Calabrone Verde), alias l’editore playboy Britt Reid, adattato in libri e fumetti dal 1940, la cui pistola a gas soporifero derivò forse dal The Bat del ‘34.
 
Le prime sagome del simbolo di Green Hornet (1939) e scene simili di Batman, in fumetti (1940) e film (1943)

In pubblicità e foto del programma, la sagoma del calabrone era proiettata da Green Hornet o dall’attore che lo interpretava alla radio, Al Hodge, come quella del pipistrello poi proiettata da Batman o da Bruce Wayne.
 
Le prime versioni dell'auto di Green Hornet (1936-1941) e di Batman (1939-1940-1941)


Altra peculiarità di Green Hornet è il ruolo centrale della sua auto Black Beauty (Bellezza Nera), una berlina potenziata e con accessori speciali. Da questa deriverà nel 1939 l’auto di Batman, che dal 1941 avrà nome Batmobile, un analogo e definitivo colore scuro e, col tempo, una lunga serie di modelli coi più vari gadget.
Le prime versioni dell'orientale Kato, alla radio (dal 1936) e a fumetti (anni 1940)

Vari eroi pulp precedenti avevano fin troppi aiutanti, tra cui il tassista-autista Shrevvy di Shadow. In “Green Hornet”, ripetendo la formula del radiodramma western di “Lone Ranger”, la cui sola spalla era un nativo americano, fu riportata in ambito metropolitano l’idea del partner dell’eroe, nel suo caso il giapponese Kato, interpretato alla radio da Tokutaro Hayashi, che lo aiuta sia negli scontri che come maggiordomo e autista.
 
Le prime versioni di Alfred magro, in film (1943) e a fumetti (1944)


Tali funzioni in Batman saranno divise tra Robin, apparso dal 1940, e Alfred, introdotto nel serial del 1943 col volto di William Austin, da cui nel ‘44 deriverà la sua fisionomia definitiva, in entrambi i casi con divisa da autista analoga a quella di Kato. E anche altri personaggi di Batman deriveranno, almeno in parte, dai pulp…
 
Le prime versioni di James Gordon, nei romanzi pulp (1936) e nel 1°episodio di Batman (1939)

Un commissario James Gordon era l’alter ego del vigilante The Whisperer (Il Sussurratore), in romanzi usciti dal 1936. Il commissario di Gotham, all’inizio più anziano, avrà lo stesso nome e abiti e fattezze simili, con in più baffi e occhiali. Poi anche il soprannome del James Gordon letterario, Wildcat (Gatto Selvatico), fornirà a Finger il nome di un altro suo giustiziere in costume, creato col disegnatore Irwin Hasen e apparso dal 1942.
 
Le simili attitudini del Doctor Death dei pulp (1934) e di quello di Batman (1939)

Anche il primo nemico di Batman con stile da supercriminale del 1939, Doctor Death (Il Dottor Morte), ha lo stesso nome di un sinistro personaggio dei pulp, dalle analoghe capacità scientifiche, apparso nel 1934.
Le simili fattezze di The Blank in Dick Tracy (1937) e di un uomo senza volto in Batman (1939)


Qualche ispirazione verrà anche dai fumetti di quegli anni. Infatti la galleria dei grotteschi nemici di Batman ricorderà vagamente quelli di Dick Tracy e un uomo senza volto incontrato da Batman nel 1939 fu copiato di sicuro dall’assassino camuffato Frank Redrum, detto The Blank (Il Vuoto), apparso in “Dick Tracy” nel 1937.
 
Le simili pose e scenografie di una vignetta di Speed Saunders (1937) e di una copertina di Batman (1939)


All’epoca tali ricalchi erano abituali per molti fumettisti. Anche la copertina con Batman di “Detective Comics” n°33 fu copiata da una storia del detective Speed Saunders, uscita sul n°13 della stessa testata del 1937.
 
Le simili posizioni di lotta in Terry and the Pirates (fine anni 1930) e in Batman (1940)

Un altro avversario di Batman del 1940, il Professor Hugo Strange, ricorda il Professor Moriarty di Sherlock Holmes e una scena del suo primo scontro con Batman fu ricalcata da una strip della serie “Terry and the Pirates”, in cui il rapporto tra l’avventuriero Pat Ryan e il giovane Terry anticipava quello tra Batman e Robin.
 
Le terribili mani di mostri giganti afferrano sia Doc Savage (1934) che Batman (1940)

I mostruosi giganti creati dal Professor Strange su Batman n°1, furono molto probabilmente ispirati da quelli, assai simili, apparsi nel 1934 nel 3° romanzo della serie di Doc Savage, dal titolo“The Monsters” (I Mostri).
Le ultime scene di King Kong (1933) e di una storia da Batman n°1 (1940)


La scena finale di quella storia, in cui il Batplano abbatte con il gas l’ultimo mostro che cade dalla cima di un grattacielo, fu un’ovvia citazione del film “King Kong”, mentre la caduta di Strange verso un’apparente morte nella sua ultima apparizione del 1940, rievocava l’analoga caduta di Moriarty nell’ultimo scontro con Holmes.
 
Lo incipit illustrato del racconto The Grim Joker (1936) e i primi bozzetti per il Joker di Batman (1940)


Un criminale chiamato Joker era apparso in una storia del detective Bulldog Black, “The Grim Joker” (Il Truce Jolly) di Theodore Tinsley, uscita su “The Whisperer” nel 1936. La carta da gioco visibile all’inizio può aver ispirato i primi schizzi del Joker simile a un giullare del disegnatore Jerry Robinson, che invece del viso truce del racconto ne abbozzò uno ghignante, poi usato nella sua 1a apparizione del 1940 come biglietto da visita.
  
Modelli da The Man Who Laughs (1927) per The Joker (1940-1942)

Infatti, dopo che Bob Kane gli mostrò la proposta di Robinson, Bill Finger fornì come modello per il volto del Joker delle foto di Conrad Veidt, nel film “The Man Who Laughs” (L’Uomo che Ride) di Paul Leni del 1927.
 
Modello possibile da Amazing Stories (1938) per The Joker (1940)

Ma la sua figura snella e l’abito con lo spacco dietro potrebbero essere derivati dall’ambiguo uomo sorridente di un’illustrazione della storia “Song of Death” (Canto di Morte), uscita sulla rivista “Amazing Stories” nel 1938. Infatti il tema della musica della morte apparirà poi anche in una storia con il Joker della fine del 1940.

Modello probabile da The Scarlet Ace (1930) per Red Hood (1951)

Il costume del Joker in un flashback del 1951, in cui agiva come Red Hood (Cappuccio Rosso), pare ripreso invece dalla storia di Tinsley “The Scarlet Ace” (L’Asso Scarlatto) uscita su “All Detective Magazine” nel 1930.
Modello sicuro da The Phantom of the Opera (1925) per Clayface (1940-1941)

L’attore trasformista Clayface (Faccia d’Argilla), altro nemico di Batman dal 1940, fu di certo ispirato da Lon Chaney. Agiva infatti come il Fantasma dell’Opera, uno dei mostri del muto interpretati da quel camaleontico interprete, e portava cappello e mantello che di spalle lo rendevano del tutto simile a Chaney in quel film.
 
Modello vago da The Shadow (1939-1940) per Clayface (1940-1941)

Ma l’aspetto di questo 1° Clayface ricordava molto anche quello di The Shadow, mentre il suo vero nome, Basil Karlo, citava sia Boris Karloff che Basil Rathbone, lo Sherlock Holmes cinematografico di quegli anni.
Modello verosimile da The Avenger (1940) per il 2°Clayface (1961)

Nel 1961 apparirà un 2° Clayface, Matt Hagen, che può plasmare come argilla le sue fattezze, come faceva l’eroe pulp del 1939 The Avenger limitatamente al volto, ma nel suo caso trasformandosi completamente.
 
Ritratti di Broadway Bates da Dick Tracy (1932) e di The Penguin da Batman (1941)

Un altro noto nemico di Batman, The Penguin (il Pinguino), fu creato nel 1941 con un aspetto snob alquanto simile a quello del criminale Broadway Bates, che era apparso nelle strip a fumetti di “Dick Tracy” nel 1932.
 
Su copertine di The Shadow (1938) e Secret Agent X (1936) volti simili a Two-Face (1942-1948)

Volti simili a Two-Face (Due Facce), creato nel 1942, erano già apparsi nel romanzo di The Shadow del 1938 “Face of Doom” (Volto del Fato) e nel succitato numero di “Secret Agent X” del 1936. Il primo nome di Due Facce, Harvey Kent, citava il vero nome di Shadow, Kent Allard, che ispirò anche il cognome di Superman, ma poi, forse per evitar confusioni, fu cambiato in Harvey Dent, citando l’autore di Doc Savage, Lester Dent.
 
The Black Bat - 2a versione (1939-1953)

Tornando a Batman, l’eroe pulp più simile fu il 2° Black Bat, in costume da pipistrello, uscito su ”Black Book Detective” dal luglio 1939 al 1953 per oltre 60 romanzi, firmati G. W. Jones ma scritti da Norman A. Daniels.
The Black Bat appeso a una fune come Batman nel 1939

The Black Bat era ora il procuratore distrettuale Tony Quinn che, deturpato e reso cieco da un criminale con dell’acido (idea ripresa da Finger per l’origine di Due Facce), sviluppa tutti gli altri sensi e dopo un’operazione torna in grado di vedere, anche al buio, così di giorno continua a fingersi cieco e di notte combatte il crimine.
The Black Bat e il Batman del 1940 a confronto

Tutto ciò ne farebbe il precursore del Daredevil della Marvel, ma il costume scuro da pipistrello con la cappa plissettata, anche se più corta e col cappuccio senza orecchi a punta, lo rendeva molto più simile a Batman.
The Black Bat e il Batman del 1940 con le pistole e i costumi con punte sotto gli avambracci

Che fosse armato di pistole non lo differenziava dal Batman del 1939/’40 che, come già detto, le usava a sua volta. E dalle maniche di Black Bat, nel 1940, Bill Finger prese l’idea delle punte laterali sui guanti di Batman.
The Black Bat e il Batman del 1940 in una situazione simile

Le somiglianze erano tali che gli editori dei due giustizieri volevano farsi causa a vicenda per plagio, finché si appurò che il 1° romanzo del 2° Black Bat, uscito 2 mesi dopo l’esordio di Batman, era pronto per la stampa già dal dicembre 1938. Nonostante le affinità, erano stati ideati indipendentemente, per pura coincidenza.
The Black Bat mentre cade come Batman nel 1940

Del resto, s’è visto che non mancavano precedenti a cui ispirarsi, come se in quegli anni l’intero genere pulp tendesse all’obiettivo di generare una figura simile, quale ideale sintesi di tutta una serie di eroi e antieroi.
The Black Bat proseguito in versione tedesca

The Black Bat avrà grande successo in Germania, dove uscirà dal 1956 come “Fledermaus Kriminal-Roman” (I Romanzi Polizieschi del Pipistrello), proseguendo con circa 740 romanzi di produzione locale fino al 1976.
The Green Hornet con Batman in un telefilm (1967)

Ma le avventure dell’altro Uomo-Pipistrello, come si sa, avranno una diffusione e una durata ben più vaste e col tempo Batman incontrerà alcuni dei suoi ispiratori, anzitutto in un suo telefilm del 1967. Dopo il successo della sua serie TV, fu infatti prodotta quella similare di The Green Hornet, con Bruce Lee nel ruolo di Kato, e sul finire della loro unica stagione, entrambi apparvero in un episodio in 2 parti di Batman con lui e Robin.


The Green Hornet e Batman sulla copertina di Alex Ross per il n°5 della loro miniserie (2014)


La comparsa insieme delle due coppie d’eroi, con le rispettive auto, evidenziarono le affinità tra i personaggi e, quasi 50 anni dopo, quell’episodio ispirerà la miniserie a fumetti “Batman ‘66 Meets the Green Hornet”.
The Shadow e Doc Savage con Batman in albi del 1973 e del 2009

Batman incontrerà invece The Shadow in due albi del 1973 e 1974, in cui si scoprirà che da bambino l’aveva visto in azione traendone ispirazione, e vivrà avventure con Doc Savage e altri personaggi nel ciclo “First Wave”, uscito tra 2009 e 2011 ma ambientato intorno al 1940, così da chiudere il cerchio… almeno per ora.


Andrea Cantucci


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