giovedì 1 aprile 2021

GRANDI COMICI DEI COMICS (II) - BILL WATTERSON, UNO SPONTANEO ARTISTA NON IN VENDITA, Prima parte (1958-1988): Primi tentativi e successi improvvisi di un volitivo ragazzo creativo

Vite e opere dei maestri dell’umorismo disegnato
a cura di Andrea Cantucci
Autoritratto di Bill Watterson con Calvin e Hobbes


Nelle puntate precedenti abbiamo parlato del grande Quino, scomparso lo scorso anno, un autore che dopo nove anni scelse di interrompere la sua più famosa creazione, la striscia di Mafalda, per dedicarsi ad altro.
Ma non è stato l’unico fumettista ad aver privilegiato le proprie esigenze creative, anziché ripetersi all’infinito per ottenere vantaggi economici. Un altro autore 20 anni dopo fece la stessa scelta, smettendo di disegnare la sua striscia a dieci anni esatti dall’esordio, nonostante il successo mondiale riscosso. Stiamo parlando di…



“La mia strip crea deliberatamente due versioni della realtà, senza vincolarsi a nessuna di esse.”

Bill Watterson (da un’intervista su The Comics Journal del Marzo 1989)



“… i lettori erano pronti per la strip nello stesso momento in cui io ero pronto a disegnarla.”

Bill Watterson (dall’introduzione a The Complete Calvin and Hobbes, 2005)



William Boyd Watterson II, detto Bill, nasce a Washington il 5 Luglio 1958. Sei anni dopo si trasferisce coi suoi in Ohio, a Chagrin Falls, in una zona collinare vicina ai boschi. Patito di strisce a fumetti dalla più tenera età, viene incoraggiato su quella strada dai genitori, un avvocato specializzato in brevetti con l’hobby della pittura e una casalinga consigliere comunale. Da bambino sogna di diventare autore di fumetti o astronauta, colleziona i volumi delle strisce di Peanuts di Charles Schulz e ama disegnare dinosauri e piccole storie.

Bill Watterson a 18 anni, sull'annuario scolastico 1976

Al liceo, nell’ambito di un corso di Tedesco inventa la strip ”Raumfahrer Rolf” (Rolf Pilota dello Spazio) e pubblica dei disegni ancora grezzi sul giornalino ”Tiger Times” (Età da Tigri) e sull’annuario scolastico 1976, sulla cui copertina inserisce in mezzo a molte altre cose anche lo stemma della scuola, una testa di tigre.

copertina dell'annuario scolastico 1976

Frequenta poi il Kenyon College di Gambier, sempre in Ohio, dove studia Scienze Politiche e segue anche lezioni di disegno, ma impara a dipingere da solo per non deviare dal percorso di studi pagato dai genitori.

corso di disegno al college (1980)


Qui perfeziona il suo stile, subendo l’influenza del vignettista Jim Borgman, da poco laureatosi nella stessa scuola. Riproduce sul soffitto del dormitorio “La Creazione di Adamo” di Michelangelo e, tra il 1976 e il 1980, pubblica ogni settimana vignette di satira e vita studentesca su The Kenyon Collegian, il giornale del college.

I Compagni.. vignette per The Kenyon Collegian (1980)


Poco prima di laurearsi, nel 1980, spedisce a vari giornali le sue migliori vignette sperando di trovare lavoro e, appena laureato, è assunto in prova per sei mesi dal Cincinnati Post per realizzarne una al giorno in prima pagina. Ma la sua mancanza di familiarità con la politica locale e l’inusuale originalità dei suoi lavori non sono apprezzati dai redattori, né dai lettori. Molti suoi disegni sono rifiutati e viene licenziato dopo un paio di mesi.

la 1a vignetta sul Cincinnati Post (18 Giugno 1980)


Ma è sempre deciso a diventare cartoonist e a lavorare ai fumetti dei quotidiani. Propone progetti di strip alle agenzie, ma il primo, “Spaceman Spiff” (L’Astronauta Spiff, come Rolf una parodia delle space opera alla Star Wars), è rifiutato così come i successivi. Per alcuni anni, lavora quindi in un’agenzia pubblicitaria, ad annunci di prodotti alimentari, e come vignettista freelance, collaborando dal 1981 alla rivista ”Target, trimestrale di disegno politico”, di cui disegna delle copertine in cui imita efficacemente gli stili dei vignettisti che ritrae.

la copertina di Target No.1 (Autunno 1981)


Intanto, nella sua vita privata ha una ragazza, Melissa Richmond, con la quale convola a nozze nel 1983.

la moderna vita di coppia in una vignetta del 1982


Lo stesso anno disegna varie illustrazioni per il ”Mark Twain Journal”, ispirate a frasi del famoso scrittore, e inizia a realizzare molte vignette per i giornali del gruppo Sun di Cleveland, i cui redattori apprezzano la sua vena surreale e provocatoria. Nel frattempo, continua sempre a proporsi alle agenzie dei quotidiani.

ritratto di Twain per il Mark Twain Journal (1983)


Il suo sesto tentativo di strip, ”In the Doghouse” (In Disgrazia), è rifiutato dalla Universal Press Syndicate nel 1983. Ma l’anno dopo lo sottopone alla United Feature Syndicate e l’editor Sarah Gillespie lo incoraggia e gli consiglia di eliminare il ragazzo protagonista e concentrarsi sul fratellino Marvin, che in classe sogna a occhi aperti d’essere astronauta e la cui tigre di pezza Hobbes pare dotata di vita propria (come il Tigro dei libri di Winnie Pooh, ma l’autore dirà di non averci pensato; d’altronde la tigre era anche lo stemma del suo liceo).

strisce di prova della serie In The Doghouse (1983)


Bill rielabora la strip fondendo gli stili delle sue due serie preferite, Peanuts e Pogo, e la intitola al boyscout di sei anni Calvin e alla sua tigre-peluche Hobbes, per lui un vivo compagno di giochi, per gli altri un pupazzo inanimato (i nomi citano quelli del teologo Jean Calvin, o Giovanni Calvino, e del filosofo Thomas Hobbes).

strisce di prova di In The Doghouse con Marvin (1983)


Poi la ripropone alla United, che però pone una condizione per accettarla. Pretendono che a Calvin e Hobbes sia affiancato come protagonista Robotman, un personaggio di cui hanno acquistato i diritti per sfruttarne il merchandising. Watterson rifiuta fermamente tale imposizione. Dichiarerà qualche anno dopo che, se avesse accettato, lo “scopo ultimo sarebbe diventato vendermi, non esprimermi.” Dalla United quindi respingono la strip, ritenendo che com’è non venderebbe, e per un po’ Bill torna alla pubblicità e alle vignette freelance.

versione di prova di Calvin & Hobbes (1984)


Tutto poteva finire lì, ma poi decide di sottoporla anche alla Universal Press, dove la nuova versione viene ora accettata con entusiasmo. L’editor gli suggerisce soltanto che potrebbe voler mostrare gli occhi di Calvin, all’inizio del tutto nascosti sotto i capelli, e lui lo ridisegna con una caratteristica chioma irta e spigolosa.

vignetta di satira politica per il giornale Sun Star (1984)


La prima striscia di “Calvin and Hobbes” esce così su 35 quotidiani il 18 Novembre 1985, seguita dopo sei giorni dalla prima tavola domenicale. La divisa da boyscout è stata accantonata. Calvin la porterà mesi dopo soltanto in una manciata di strisce, ma conserverà sempre l’indole dell’esploratore amante della natura.

Calvin and Hobbes, prima striscia (18 Novembre 1985)


Lo stile non è ancora affinato, la grafica segue l’usuale gabbia a vignette regolari, al disegno manca la cura che acquisterà presto, eppure i contenuti sono già efficacissimi. La strip porta alle estreme conseguenze, aggiornandole, sia le fantasie di Snoopy che la magia dell’infanzia del Barnaby di Crockett Johnson.

Calvin boyscout in una striscia del 1986


Il burrascoso rapporto di Calvin cogli anonimi genitori messi a dura prova dal suo rifiuto di seguire le regole del mondo reale, i dialoghi e scontri con la tigre che incarna il suo lato più libero e saggio, il suo immaginarsi nelle vesti di eroi o mostri per sfuggire una realtà opprimente e noiosa, sono elementi che si amalgamano in un’opera profonda e spassosa al tempo stesso, ambientata in una cittadina rurale simile a Chagrin Falls.

Calvin e Hobbes nella prima tavola domenicale (24 Novembre 1985)


Del resto, il padre di Calvin ha in pratica lo stesso aspetto di Watterson senza i baffi e il carattere di suo padre, la ripida collina da cui spesso Calvin e Hobbes si lanciano in discesa su carretti o slitte ricorda quella che era presso casa sua e le movenze feline di Hobbes sono ispirate a quelle del suo gatto siamese Sprite.

Calvin e Hobbes spericolati in una tavola del 1986


Nella prima strip Calvin interpreta l’esploratore Safari Al, ma undici giorni dopo esordisce il suo alter ego più noto, ripreso dal primo progetto rifiutato all’autore, Spaceman Spiff, eroe spaziale che vede gli ambiti in cui comandano gli adulti come pianeti ostili e la maestra e i genitori come mostri alieni che vogliono torturarlo.

Calvin è l'audace cosmonauta Spiff in una tavola del Dicembre 1985


Dalla settimana seguente compare anche l’unica amica umana di Calvin, la piccola compagna di classe Susie Derkins, oggetto di dispettose e sgradevoli attenzioni da parte sua. Con l’aggiunta cinque mesi dopo della baby-sitter Rosalyn, ennesima figura autoritaria fonte di conflitti, in breve il cast della serie è già completo.

Calvin scontroso con Susie in una striscia del Maggio 1986


Calvin può immaginare di essere un gigante o un dinosauro, come rivalsa dal dover prendere ordini essendo piccolo, oppure pensarsi minuscolo o invisibile per sfuggire a ogni sorveglianza. Tutto ciò che immagina dà forma a realtà alternative a quella dei grandi, che non capiscono bene cosa faccia. Possono solo constatare quelli che per loro sono i disastri che combina, chiedendosi cos’abbia che non vada quel bambino pestifero.

Il gigante Calvin si prende qualche soddisfazione (tavola del Luglio 1986)


Non si potrebbe esprimere più efficacemente il divario tra il mondo dell’infanzia, la cui esigenza principale è solo quella di giocare, divertirsi ed essere felici, e quello dell’età adulta, incentrato soprattutto su una serie di doveri e costrizioni, sul dover fare insomma un sacco di cose che non si avrebbe nessuna voglia di fare.

La lieve riluttanza di Calvin ad andare a scuola


Per il primo anno le reazioni sono limitate. Solo la rivista Editor & Publisher e il giornale The Plain Dealer di Cleveland parlano della strip. Poi, nel 1987 la Andrews McMeel Publishing, l’editrice che possiede l’Universal Press, pubblica il primo volume intitolato semplicemente ”Calvin and Hobbes”, che ne raccoglie le strisce e tavole uscite fino all’agosto 1986, introdotte dal fumettista Garry Trudeau. A sorpresa, il successo è enorme.

Lettura annoiata del proprio autore sul Los Angeles Times (1987)


In breve, i giornali che pubblicano la striscia diventano 250. Bill Watterson, a 28 anni, è il più giovane autore a ricevere il prestigioso premio Reuben, come miglior fumettista del 1986, e gli dedicano diversi articoli e interviste su vari giornali: sul Los Angeles Times, sul Philadelphia Enquirer, sul Dallas Morning News…

Pose artistiche, da un'intervista su Honk! (1987)


Fin dalle sue prime dichiarazioni, come quelle rilasciate alla rivista Honk!, sostiene che i Fumetti dovrebbero essere trattati come una forma d’Arte a tutti gli effetti. Intanto la sua strip inizia a uscire anche all’estero. In Italia appare su Linus dal Novembre 1987, anche se le prime strisce vengono saltate e recuperate in seguito.

Raccolta Linus del Giugno 1996 con disegno primaverile da una tavola del 1987


Per sfruttare tempestivamente l’improvviso successo, l’editor dell’agenzia Lee Salem chiede a Watterson di produrre o delegare la produzione di oggetti collegati alla serie, ma l’autore è contrario a qualunque tipo di sfruttamento commerciale, né vuole che i suoi personaggi possano essere manomessi da altri. Tuttavia il dialogo con l’agenzia per il momento si mantiene su un piano amichevole e, tra il 1987 e il 1988, Watterson accetta di realizzare due calendari di Calvin & Hobbes, che restano tra i rari oggetti ufficiali di merchandising.

Raro calendario di Calvin & Hobbes (1987)


Intanto Calvin continua a opporsi agli adulti e alle loro regole, calandosi nelle vesti di eroici personaggi come il detective privato Tracer Bullet o il supereroe libertario Stupendous Man (Stupendoman) e, andato a ruba il 1° libro, nel 1988 esce il 2°, ”Something Under the Bed is Drooling” (C’è Qualcosa che Sbava Sotto il Letto).

Secondo volume di Calvin & Hobbes (1988)


Strisce e tavole dei primi due volumi, presto esauriti e ristampati, vengono anche riproposte in formato più grande nel libro“The Essential Calvin and Hobbes” , introdotte nientemeno che da Charles Schulz. Sul retro della copertina sono ben riconoscibili gli edifici e le strade di Chagrin Falls, devastati da un gigantesco Calvin.

Strade di Chagrin Falls sul retro di The Essential Calvin and Hobbes (1988)


Grazie a tanto successo, nella tavola del 28 Agosto 1988, Watterson può permettersi una cosa inaudita per i fumetti dei quotidiani. Invece delle solite 3 strisce rimpaginabili a seconda delle esigenze delle varie testate, disegna un’unica grande vignetta percorsa dai suoi personaggi, anche se dovrà ridisegnarla in due formati, orizzontale e verticale. È il primo chiaro segnale della sua insoddisfazione, rispetto alla costrizione nella rigida gabbia grafica delle strip. Inoltre di lì a poco il rapporto col suo editor, finora idilliaco, rischierà di guastarsi…

Tavola innovativa di Calvin & Hobbes del 28 Agosto 1988



(continua nella seconda parte)



2 commenti:

  1. Bellissimo. Per altro calvinehobbes e Quino, sono due dei più importanti riferimenti culturali
    😀
    Grazissime

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    1. Prego Alberto, sono contento che questi articoli ti siano piaciuti, Andrea Cantucci sta facendo un lavoro straordinario e spero trovi il tempo per continuare dopo Watterson.

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