martedì 20 gennaio 2015

MADE IN BONELLI - 5a PARTE: I FAGIOLI ALLA TEX; I DISCHI DI TEX, ZAGOR, MISTER NO, DYLAN DOG E LAZARUS LEDD; COME COSTRUIRE LA SCURE DI ZAGOR E... ALTRO ANCORA!

Talvolta capita, leggendo un albo di Tex, di pensare che sembra impossibile che il personaggio abbia oltre 65 anni di età, essendo capace come pochi altri di catturare ancora oggi l'attenzione di un pubblico così variegato. Più o meno è quello che devono aver pensato anche a RaiTre, alla trasmissione Geo, quando - nella puntata andata in onda nel pomeriggio del 12 Gennaio 2015, durante la rubrica Sembra ieri - si è parlato del nostro Ranger preferito insieme al fumettista Marco Gervasio.



Sempre a Geo, Tex era stato protagonista anche nella puntata del 1° Aprile 2014. Era stata infatti riproposta una ricetta dello chef Fabio Picchi chiamata Fagioli alla Tex Willer. Se volete provare a farla anche voi! Ecco la ricetta:


INGREDIENTI (PER 4 PERSONE)

Fagioli di Baltimora (secchi 130g, in scatola 400g); in mancanza si possono usare fagioli italiani, ne esistono 6 varietà che hanno marchio DOP o IGP.
Aglio dell’Arizona (2 spicchi interi); in alternativa si può usare quello di Voghiera o il Bianco Polesano, entrambi DOP.
Pomodorini rossi dei Cherokee (4); oppure i nostri pomodori DOP, pomodori del piennolo del Vesuvio, pomodori Pachino o S.Marzano.
Paprika dolce (un nonnulla).
Speck del Montana (50g), parte magra, in dadini; il risultato potrebbe essere migliore utilizzando lo speck DOP dell’Alto Adige.
Olio extravergine d’oliva, un cucchiaio.
Sale q.b. ovvero …. NIENTE perché di sale ce ne è già abbastanza nello speck e nei fagioli, quelli in scatola naturalmente!
Rucola fresca, a volontà.

La rucola, a dire il vero, ci sembra che stoni un pò con tutto il resto, anche perché uno come il nostro Ranger non ci sembra il tipo da... insalatina! Chissà se la prossima volta ci proporranno la "bistecca alla Tex Willer" o la "pizza vegetariana alla Dylan Dog".
Non è certamente la prima volta che il nome di Tex viene abbinato a qualcosa che va oltre il fumetto. Negli anni 70, ad esempio, è uscito anche il disco di Aquila della Notte su vinile.


No, non ci riferiamo al 45 giri del 1968 di Joe Tex - un cantante soul originario del Texas che nel disco reinterpreta i successi di Bobby Goldsboro (Honey) e Roger Miller (Engine engine number nine) - ma a quello del 1980 interpretato da Corrado Castellari su testo di Giorgio Bonelli e Renato Pizzamiglio, su etichetta Coronado/CGD, ovvero Disco Tex - La ballata di Tex Willer.



Il gruppo I Papaveri Blu ha inciso nel 1980 un 45 giri per bambini intitolato La canzone di Charlotte sul lato A e A cavallo con Tex sul lato B; autori Jurgens (testo), Meccia e Zambrini (musica).


La colonna sonora del film del 1985 Tex il Signore degli Abissi (diretto da Duccio Tessari) composta dal maestro Gianni Ferrio è uscita il 23 Novembre del 2005 su CD, prodotta da Rai Trade e distribuita da Ducale.



Nel disco dei Litfiba intitolato Litfiba 3 (1988) è contenuta la canzone Tex.



In tempi più recenti il musicista Graziano Romani ha realizzato tre dischi dedicati ad altrettanti personaggi bonelliani, il secondo dei quali è appunto My name is Tex, pubblicato nel 2011 dalla Panini Comics. Si tratta di un CD con 13 tracce dedicate al mondo di Tex e in più in allegato un albetto in formato bonelliano con prefazione di Sergio Bonelli, interventi di Moreno Burattini, Luca Boschi, Mauro Boselli e - naturalmente - Graziano Romani. Inoltre è presente un fumetto breve tutto a colori di Nolitta & Ticci.






Nel 2009 lo stesso musicista emiliano - per la Coniglio Editore - aveva realizzato Zagor King of Darwood, ovvero un album con quindici tracce (disponibile in doppio 33 giri in vinile oppure in CD), dedicato allo Spirito con la Scure e al suo mondo, con una copertina inedita di Gallieno Ferri - in passato scelta anche da Moreno Burattini per il suo blog Freddo cane in questa palude. Anche in questo caso c'è un albetto allegato con articoli e saggi sulla musica.









L'anno precedente Romani aveva realizzato il singolo Darkwood, distribuito in sole 75 copie per il raduno internazionale del Forum ZTN - una sorta di prova generale del disco che sarebbe venuto poi.


Nel 2014 il cantautore ha realizzato Yes, I'm Mister No per la Panini Comics - un CD con 13 tracce dedicate all'antieroe creato da Guido Nolitta (Sergio Bonelli). Anche in questo caso è stato aggiunto in allegato un albetto con la riproposta di un'emozionante sequenza della storia Una nuova vita di Nolitta/Diso, originariamente pubblicata sul numero 379 della collana regolare; da leggere l'introduzione di Michele Masiero, curatore della serie dall'albo Vento Rosso (a partire dal quale si tentò un rilancio della testata) fino alla chiusura. 


Nel 1992 anche Dylan Dog aveva avuto il suo CD, con cover di Stano; il disco - intitolato Dylan Dog Rock & Horror - fu pubblicato dalla BMG ARIOLA (15 tracce, con l'introduzione dell'albetto scritta da Stefano Marzorati); apre e chiude il CD Il trillo del diavolo di G. Tartini, eseguito da Salvatore Accardo, il pezzo che l'Indagatore dell'Incubo suona spesso al clarinetto per rilassarsi.


Sempre negli anni Novanta uscì - in musicassetta o CD - il disco dedicato a Lazarus Ledd, il taxista/giornalista newyorkese ideato da Ade Capone nel 1992 per la casa editrice Star Comics. L'album, realizzato con la supervisione del creatore della serie, si compone di 12 tracce, tra cui Theme from Lazarus Ledd di Simone Capitani e Leandro Papa - che sono anche gli ideatori e produttori del disco insieme a Giovanni Bovini.

Ed è del 2013 il CD Il marchio di Kriminal, con la colonna sonora di Piero Umiliani, realizzata per l'omonimo film del 1967, basato sul celeberrimo personaggio creato da Luciano "Max Bunker" Secchi e realizzato graficamente da Roberto "Magnus" Raviola.


Ascoltando le canzoni dedicate ai nostri eroi preferiti ci immaginiamo di vivere le loro avventure. Da bambini, invece, bastava avere una pistola giocattolo per sognare di essere Tex Willer. E per essere come Zagor? C'è chi si vestiva come lui, come Moreno Burattini, attuale editor e principale sceneggiatore dello Spirito con la Scure da sempre amante del personaggio, oppure... bisognava procurarsi direttamente la leggendaria arma!


Curiosando in rete abbiamo trovato il blog della spagnola Aleta che ci spiega come costruirla per davvero, in quattro mosse!




In tempi più recenti Burattini ha tolto la casacca rossa di Zagor e ha prestato il suo volto "alla Dottor House" - come lui stesso ha detto scherzosamente una volta - per una campagna pubblicitaria incentrata sul medico di famiglia.




Infine il dirigente televisivo - nonché scrittore/fumettista Luca Tiraboschi - ha citato Zagor nel suo romanzo L'ospedale delle bambole.




Filippo Pieri
(fine 5a parte)


lunedì 8 dicembre 2014

MADE IN BONELLI - 4a PARTE - I VIDEOGIOCHI BONELLIANI: DALLA SYSTEM ALLA SIMULMONDO... E ALTRO ANCORA!

Il 1947, per gli appassionati di fumetti Bonelli, è l'anno precedente alla nascita del personaggio ancora oggi più famoso della casa editrice milanese, Tex Willer. Per gli appassionati di passatempi al computer il 1947 rappresenta un momento altrettanto fondamentale, con la nascita del primo gioco elettronico: il Cathode-ray tube amusent device. Il sistema utilizzava 8 valvole termoelettroniche e non era visibile su un normale schermo ma su un radar. Raffigurava infatti la simulazione di un lancio di missili che dovevano centrare determinati bersagli. I creatori furono Thomas T. Goldsmith jr. e Esle Ray Mann. Secondo alcuni chiamarlovideogame è forse eccessivo e associano la nascita di questa parola al 1952, quando. all'università di Cambrige, Alexander S. Douglas realizza un gioco chiamato Noughts and Crosses ("zeri e croci") o più semplicemente OXO - con un'uscita grafica su un tubo a raggi catodici.

OXO, 1952

Il gioco consisteva nello sfidare uno dei primi calcolatori elettronici digitali della storia alla versione elettronica del gioco del Tris, ma non divenne mai realmente popolare, in quanto era utilizzabile solo sugli apparecchi EDSAC (Electronic Delay Storage Automatic Calculator) in dotazione in quella università. 
EDSAC

Dobbiamo aspettare gli anni Sessanta, quando, presso il MIT (Massachusetts Istitute of Technology) lo studente Steve Russel assieme ad alcuni suoi compagni sviluppa Spacewar! per il computer DEC (Digital Equipment Corporation) PDP-1. Il gioco - che ritraeva la simulazione di due astronavi che potevano distruggere il nemico attraverso il lancio di un missile o facendolo cadere in un buco nero centrale - ebbe grande successo e convinse molti scienziati a sviluppare idee per questo nuovo tipo di intrattenimento.
Uno dei primi giochi elettronici domestici

Questi studi portarono nel 1967 alla realizzazione del primo videogioco utilizzabile su un comune televisore, a opera dell'ingegnere tedesco Ralf H. Baer e del tecnico elettronico Bill Harrison: il Bucket Filling Game. Il gioco consisteva nello svuotare metà dello schermo blu utilizzando un solo tasto. Tempo dopo gli stessi autori realizzarono la cosiddetta Brown Box, prototipo del Magnavox Odyssey, ovvero la prima console per videogiochi casalinga.

Magnavox Odissey
Si trattava di una macchina analogica, priva di audio, ma con la possibilità di inserire la prima periferica esterna, un fucile chiamato Light Gun, utilizzabile per esempio nel gioco riguardante il tiro al bersaglio. Laconsole non ebbe molto successo - sia per il prezzo elevato, sia per il fatto che era utilizzabile solo su televisori Magnavox. Ralf H. Baer è stato comunque il primo a sviluppare il concetto di un giocatore, un gioco, un televisore, e una scatola a essa collegata in cui inserire i videogiochi.
Pong, uno dei primi arcade game elettronici


Nel 1972 Nolan Bushnell il fondatore di una azienda destinata a lasciare il segno nei videogiochi - ovvero l’Atari. Bushnell chiese ad Allan Alcorn di realizzare Pong, un simulatore di ping pong in bianco e nero. La grafica era essenziale - con due barrette controllate da due giocatori (o dal computer) e una pallina. Pongdella Atari fu un videogioco a gettoni (coin-op), destinato inizialmente ai luoghi pubblici e non alle quattro mura domestiche, nato con l'obbiettivo di sostituire i vecchi flipper. Pong, attraverso la diffusione in luoghi pubblici, riuscì a raggiungere anche chi non conosceva l'esistenza dei videogiochi. Fu nel 1976 che Atari (grazie anche alla collaborazione di Activision) cominciò a commercializzare la sua versione della console casalinga, che in poco tempo superò l'Odyssey della Sanders/Magnavox. In poco tempo il videogioco si affermò sempre di più - diventando un fenomeno culturale di massa negli anni '80, con le varie consoleCommodore, Sinclair ZX Spectrum, Amiga, etc.

Studio per il logo Atari


La rubrica interna di MM n. 152 dove Castelli parla del videogioco Martin Mystère and the secret of the Birdman, che girava su ZX Spectrum (1986)


Nella seconda metà degli anni Ottanta anche gli eroi di casa Bonelli (all'epoca Daim Press) provarono ad affermarsi come videogame. Nel Martin Mystere Mystery Mart apparso su Martin Mystere n. 152 (novembre 1994), Alfredo Castelli scriveva: Forse non lo sapete, ma il Detective dell'Impossibile è stato il primo personaggio italiano di fumetti ad essere protagonista di un videogioco. Il gioco non uscì tuttavia in dischetto: erano tempi pionieristici (1986), e chi voleva vivere un Adventure insieme al suo eroe preferito doveva pazientemente ricopiare un lunghissimo "listato" (la serie di istruzioni grazie alle quali il calcolatore può elaborare un programma) per Zx Spectrum dalla rivista Personal Computer.



Zagor n. 151, febbraio 1978. Disegno di Ferri.

L'anno seguente la System editoriale sviluppò un gioco per il Commodore 64 con protagonista Zagor. Il videogioco era ispirato all'albo La Fortezza di Smirnoff (1978) ed era allegato al numero 53 della rivista Commodore 64 Club - insieme a un libretto di istruzioni di dodici pagine con copertina di Gallieno Ferri.


Schermate introduttive del videogame di Zagor creato nel 1987 da Marco Corazza

Nel 1988 la System tentò di ripetere il successo, pubblicando un videogioco ispirato a una delle prime avventure di Dylan Dog, Le notti della luna piena (1986), come allegato alla rivista Commodore 64 Club (serie Dylan Dog n. 1).

Dylan Dog n. 3, dicembre 1986. Disegno di Villa.




Schermate per il videogioco di Dyaln Dog del 1988
Il gioco sfruttava una struttura a 3 finestre: in una c'erano le vignette tratte dall'albo della serie regolare, in un'altra il racconto della storia in corso e nella terza le scelte del giocatore con i possibili bivi.
Curiosamente, qualche anno prima, sul Topolino n. 1565 del 24 novembre 1985, iniziò un ciclo di storie a bivi creato dallo scomparso sceneggiatore Bruno Concina, che però dichiarò di essersi ispirato a una serie di racconti francesi degli anni '30 con il finale multiplo e non ai videogiochi dell'epoca.

Topolino n. 1565, novembre 1985

Nel 1992 la Simulmondo Interactive - fondata da Francesco Carlà e Ivan Venturi - stringe un accordo con la Sergio Bonelli Editore per creare una versione digitalizzata dei personaggi a fumetti dell'editore milanese.


Il primo a uscire nei negozi - in formato Commodore 64, Amiga e PC MS-DOS - è Dylan Dog con Gli Uccisori,game ispirato al quinto albo della serie regolare. Il gioco ottiene un buon riscontro di pubblico, anche grazie all'albetto contenuto nella scatola con una storia inedita di otto pagine, scritta da Sclavi e disegnata da Montanari & Grassani.

Dylan Dog n. 5, febbraio 1987. Disegno di Villa

L'edizione... elettronica di Dylan Dog della Simulmondo
Dopo il secondo titolo, Attraverso lo Specchio (Amiga, PC), la Simulmondo decide di sbarcare in edicola con ben 17 uscite dylaniane: La Regina delle Tenebre, Ritorno al crepuscolo, Storia di Nessuno, Ombre, La mummia, Maelstrom, Gente che scompare, La clessidra di pietra, Il male, I vampiri, Il marchio rosso, Il lungo addio, I killers venuti dal buio, Il bosco degli assassini, Inferni, Fantasmi e Il Cimitero dimenticato - nella serie denominata "L'Indagatore Interattivo".

L'Indagatore Interattivo n. 6 (Maelstrom)

Nello stesso periodo la Simulmondo lanciò anche il videogioco di Tex, intitolato Piombo caldo (a cui seguirono 13 avventure mensili in edicola), strutturato come quello di Dylan Dog.



Schermate di Piombo Caldo.
La Genias di Bologna realizzò, sempre nel 1992, il videogioco Nathan Never - The Arcade Game per Amiga e Pc, allegandovi un albo spillato con una storia inedita di 16 pagine, Guerra alla Yakuza, scritta da Medda, Serra, Vigna & Genovesi per i disegni di Roberto De Angelis.

Il videogame di Nathan Never
Nel 1997 esce il CD ROM Martin Mystère presenta i segreti del Po, che - come è ben specificato sul sitoCecweb - costituisce il primo approccio multimediale (a carattere non esclusivamente ludico) di un character bonelliano.

Il CD ROM multimediale di Martin Mystère, ispirato alla saga "parallela" dei Misteri del Po.

Nel 1999 Rizzoli New Media - in collaborazione con il Corriere della Sera - presenta in edicola Dylan Dog: Horror Luna Park, un'avventura grafica per PC sviluppata partendo da una storia inedita del creatore del personaggio, Tiziano Sclavi.

Il CD ROM della Rizzoli con Dylan Dog


Nel 2005 Artematica mise in commercio il gioco di Martin Mystere per Pc operazione Dorian Gray ispirato alla storia pubblicata sui numeri 62,63 e 64 della serie regolare, con allegato un albo a fumetti.
Il videogame di Martin Mystère
Martin Mystère n. 63, giugno 1987. Disegno di Alessandrini
Una schermata di Operazione Dorian Gray.
Inoltre Martin Mystère - nella versione "giovanilistica" a cartoni animati - è protagonista anche di un gioco per Nintendo DS, creato dalla Ubisoft nel 2008.
Il videogame di Martin Mystère (cartoon) per la Nintendo.
Un paio di anni dopo, nel 2010, Artematica presentò anche il videogioco ispirato al personaggio creato da Giancarlo Berardi, Julia Kendall.

Julia per Pc su DVD ROM.

Per finire segnaliamo che altri personaggi a fumetti, non bonelliani, sono arrivati nel mondo digitale.
Simulmondo ci provò con Diabolik, protagonista di dodici uscite, e SpiderMan, che ebbe tre uscite in edicola; entrambi furono realizzati per Amiga e Pc Dos,

Diabolik della Simulmondo

L'Uomo Ragno della Simulmondo (con grafica in stile Star Comics)

Ubisoft ha lanciato nel 1990 il gioco Ranx per Pc Amiga e Atari, ispirato al personaggio Ranxerox creato da Stefano Tamburini e Tanino Liberatoren su Cannibale/Frigidaire. Nel 2002 - per Playstation 2 e Gamecube - fu presentato Chi è Pk?, ovvero la versione fantascientifica dell'alter-ego supereroistico di Paperino.

Schermata da Ranx della Ubisoft
Il PK per la Playstation


Ideasoftware lanciò nel 1992 tre videogiochi ispirati ai personaggi di Silver e Bonvi per Amiga e Commodore 64. Lupo Alberto - The videogame, Cattivik - The videogame e Strurmtruppen- The videogame; un altro personaggio di Bonvi, Nick Carter è stato il protagonista di un videogioco realizzato da G&T multimedia.

Schermata di Lupo Alberto - The videogame
Il videogame ispirato alla sensuale eroina di Paolo Eleuteri Serpieri

Infine, Artematica nel 2001 ha lanciato il videogioco di Druuna: morbus gravis, con protagonista l'eroina creata da Paolo Eleuteri Serpieri; nel 2007 abbiamo visto Diabolik: the Original Sin, per PC, PS2, PSP e Nintendo DS...
Chi sarà il prossimo? Come diceva una famosa canzone, lo scopriremo solo vivendo!


Filippo Pieri 
(fine 4a parte)