Moreno Burattini mostra il suo nuovo libro "Versacci" edito da Cut-Up Publishing (foto tratta dalla pagina social dell'editore) |
Purtroppo io non sono Moreno Burattini anche se, parafrasando una canzone di Simone Cristicchi, vorrei scrivere come Moreno. Se lo fossi, conoscerei qual'è il segreto che gli permette di fare - bene - una quantità incredibile di cose, essendo il nostro autore di innumerevoli introduzioni (letterarie), umorista, commediografo, conferenziere, saggista e critico specializzato, blogger, sceneggiatore e curatore di fumetti, marito e padre amorevole.
L'unica spiegazione alla quale sono arrivato è che Moreno abbia estorto a Mister Jinx, l'acerrimo rivale di Martin Mystere, il modo di accelerare di trenta volte il metabolismo umano: cosìcchè servendosi di una particolare procedura trascorre trenta giorni in sole ventiquattro ore.
Scherzi a parte non c'è nessun segreto, Moreno è un fuoriclasse. Sergio Bonelli e Decio Canzio lo capirono subito e non se lo fecero scappare portandolo alla nota casa editrice milanese dove lavora da più di trent'anni.
Ma com'è nato il suo ultimo libro Versacci? Un paio di anni fa, tra maggio 2020 e maggio 2021 per l'esattezza, avendo non sappiamo ancora come del tempo a disposizione, l'editor di Zagor sfidò se stesso a creare un epigramma al giorno per un anno su Twitter, il noto social, che successivamente sono stati raccolti in un libro pubblicato da Cut-Up publishing con la copertina di Oskar. Completa l'opera Eneode, una parodia dell'Eneide di Virgilio, che ha per protagonista appunto Eneo, scritta dall'autore toscano ai tempi del liceo con delle illustrazioni inedite di James Hogg (E di cui io possiedo una copia originale che potete vedere nell'immagine sottostante eh! eh!)
Versione inedita di Eneode |
Nella sua ficcante prefazione Moreno racconta come nasce la sua passione per gli epigrammi. Suo nonno gli leggeva le poesie di Giuseppe Geri detto Geri di Gavinana - lo stesso paese dove è nato Burattini - il poeta illetterato (perchè aveva studiato fino alla terza elementare) che aveva una dote innata per la poesia, con componimenti solo apparentemente semplici ma mai banali e a cui è dedicato questo volume.
Il poeta per motivi di lavoro si era dovuto trasferire in provincia di Lucca, a Fornaci di Barga, e quindi faceva di rado ritorno a Gavinana a trovare parenti e amici. Un giorno però il piccolo Moreno all'epoca decenne, riuscì anche a vederlo ma emozionatissimo non trovò il coraggio di parlargli. In questo lo capisco perchè a me è successo lo stesso. Una volta mi capitò di vedere da lontano a un evento fumettistico Gallieno Ferri, il creatore grafico di Zagor, ma non me la sentii di scocciarlo per chiedergli l'autografo o cose del genere o forse, più probabilmente, era troppa l'emozione. In seguito Moreno curerà ben due volumi sul Geri, Il poeta delle piccole cose (2012) e Poesie ritrovate (2015) uscito a quarant'anni dalla scomparsa del poeta, dopo la scoperta del nipote di alcuni quaderni pieni di poesie inedite.
Gli epigrammi di Moreno, nati per un social che consente un massimo di 280 caratteri, sono più brevi di quelli del Geri, a differenza dell'ultimo contenuto nel libro l'arca di Noè che è più lungo perchè sono più epigrammi pubblicati in rete lo stesso giorno, ma non per questo meno ficcanti.
L'autore toscano sa spaziare con abilità non comune vari argomenti: dai cani e gatti, ai clown, all'amore, a un epigramma fatto solo con parole con comincia per P (forse ispirato a Povero Pinocchio di Umberto Eco, un testo appunto con parole che iniziano solo con la P). Insomma ce n'è davvero per tutti i gusti si ride, si riflette e a volte ci si commuove come per esempio è successo a me con la poesia Il seme rotolato che Burattini dedica a suo padre.
Insomma un volume che non può mancare nella vostra libreria e se manca... peggio per voi!
Me medesimo con la mia copia di Versacci |
MORENO BURATTINI
VERSACCI 365 EPIGRAMMI
Copertina: Oskar
Illustrazioni: James Hogg
pagine 272
formato; 15 x 21
CUT-UP PUBLISHING
E allora, se è così fondamentale, vorrà dire che lo cercheremo
RispondiEliminaCiao Alberto, ti consiglio anche il libro di Geri di Gavanina, il poeta delle piccole cose, che sapeva davvero toccare il cuore della gente! Io l'ho trovato su una bancherella dell'usato per pochi euro! Spero che qualche editore lo ristampi nei prossimi anni.
EliminaSaranno ristampati da cut-up verso fine anno i due già curati da Moreno Burattini per l'associazione Achilli: il poeta delle piccole cose e Poesie ritrovate (proprio ritrovate in un baule nel 2015)
EliminaGrazie Nunpretus per la news, un'ottima notizia! Non vedo l'ora!
EliminaInaspettatamente sono già ordinabili con spedizione gratuita da cut-up
Eliminahttps://cut-up.it/prodotto/il-poeta-delle-piccole-cose/
E
https://cut-up.it/prodotto/poesie-ritrovate/
http://morenoburattini.blogspot.com/2015/08/poesie-ritrovate.html?m=1
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaOra è disponibile anche il mio commento ai versacci di Moreno Burattini con indici metrici, appunti a tutta l'opera e 365 risposte in rima a ognuno dei 365 componimenti della raccolta dei versacci:
RispondiEliminaVolume senza il quale non si apprezza
Di rime la raccolta in interezza
Grazie per la notizia, che mi procura certamente letizia. E' pertanto necessario che il lettori del libro di Burattini, siano essi grandi oppur piccini, vadano ad acquistare questo testo per capire dei "Versacci" tutto il resto.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMoreno Burattini pare approvare il volume di commento a quanto mi scrive qui:
RispondiEliminaMoreno Burattini con in mano il mio volume ci sono gli indici metrici inversi (dal metro al componimento, e quindi uno può cercarsi i componimenti in base al tipo di verso), gli indici alfabetici dei titoli dei componimenti e gli indici diretti (così se uno si chiedesse che tipo di verso fosse usato per esempio nel componimento n° 308, verrebbe a conoscere trattarsi di un ottonario II (lo chiamo io così, un ottonario in una forma alternativa poco usata che ha gli accenti metrici non in 3° e 7° sede, ma in 1°, 4°, 7°). Avendo la memoria eidetica, per me è stato agevole leggere tutti i componimenti e scrivere questa novantina di pagine di spiegazioni più altre 122 di "risposte" (risposte in rima: ce ne sono esempi nel mio profilo Twitter ). Insomma è per cercare di dare un po' di contesto. Curioso che ci sia un componimento, il 263, sull'uomo che inventò il letto, rimaneggiamento di un altro già apparso 25 anni fa nell'albo 446: il diabolico Mortimer, (ho la memoria eidetica e ricordo tutto). Personalmente trovo che Burattini abbia scritto in passato rime migliori di molte delle raccolte in questo volume, ma, si capisce che nelle raccolte figurano sempre molte rime di mero riempitivo. Fontenelle diceva: "una rima è tanto più perfetta quanto più due parole sono stupite di trovarsi assieme". Questo precetto è abbastanza osservato nelle rime ottonarie passate di Burattini, non tanto nei Versacci. Però, se la cura della versificazione lascia spesso a desiderare (specie nei novenari che sono i versi più difficili e di cui, quando vuole applicarcisi, Burattini ne fa di impeccabili), l'invenzione è inappuntabile: ha saputo trovare 365 soggetti su cui rimare con appena un paio di lievi ripetizioni.